L’auto elettrica conviene davvero? Il lato economico degli EV

Luca Secondino

16/01/2019

16/01/2019 - 12:01

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Quanto conviene la mobilità del futuro? Scopriamo i vantaggi e gli svantaggi economici di scegliere le auto elettriche nel 2019.

L’auto elettrica conviene davvero? Il lato economico degli EV

L’opinione è praticamente unanime: le auto elettriche stanno per diventare i mezzi di trasporto più diffusi al mondo, con tempistiche soltanto pronosticabili che possono oscillare tra uno o più decenni per la transizione.

Ad oggi le auto elettriche in Italia stanno aumentando la propria quota di mercato di anno in anno con crescite a tripla cifra, ma si contano numeri ancora ai margini del mercato con poche migliaia di veicoli acquistati.

Le variabili nella diffusione delle auto a zero emissioni sono molte: bisogna considerare la reazione dei consumatori, molti dei quali non hanno alcuna intenzione di ripensare all’automobile in modo diverso da come fatto finora. In tanti invece si interessano alla nuova tecnologia ma sono frenati dai deterrenti che caratterizzano questo tipo di automobili.

Prima di tutto il prezzo troppo elevato, ora parzialmente abbassato dagli incentivi varati dal Governo come Ecobonus, e poi il limite dell’autonomia abbinato alla scarsa diffusione della rete di ricarica. Inoltre, quanto costa un’auto elettrica, nell’acquisto e nel mantenimento?

Ecco una serie di ragioni che consentono di valutare la convenienza delle auto a batteria.

Conviene scegliere le auto elettriche?

La scelta conviene sicuramente per l’ambiente, ma non bisogna guardare soltanto ciò che esce dai tubi di scarico: le auto elettriche non ne sono provviste, per questo sono chiamate a zero emissioni, ma l’energia elettrica che sfruttano per muoversi è generata ancora soprattutto da carboni fossili. Anche l’estrazione di minerali per le batterie, come cobalto e litio, può essere dannosa per il pianeta. La vera svolta per la mobilità elettrica è prima di tutto l’energia da fonti rinnovabili, e poi una dipendenza sempre minore dai minerali per fabbricare le batterie. Anche quest’ultime devono essere smaltite correttamente.

Prezzo ancora alto

Il prezzo medio di un’auto elettrica è più alto di quanto un utente medio possa spendere, ma con gli incentivi statali, può scendere sensibilmente.

Con gli Ecobonus, l’automobilista può risparmiare 4mila euro (senza rottamazione) o 6mila euro con veicolo da rottamare, per l’acquisto di auto elettriche che non superino i 50mila euro IVA esclusa, e quindi i 61mila euro di listino. Questo tetto esclude soltanto le auto elettriche di lusso.

Anche con gli incentivi, il costo di partenza delle auto elettriche è più alto rispetto agli equivalenti con motore termico o a gas: per esempio, la Renault Zoe ha un costo di partenza di 25.800 euro, anche più della Megane Grand Coupé. Per venire incontro a chi sceglie le auto a zero emissioni, su base regionale sono previste esenzioni sul bollo.

Incognita batterie

Nonostante la capacità della batteria dei veicoli stia crescendo, le autonomie non sono ancora molto attraenti, soprattutto nel segmento delle auto di massa. Queste sono destinate a migliorare, in una crescita inversa al costo, che invece dovrebbe iniziare ad abbassarsi intorno al 2024, con conseguente calo dei prezzi delle auto.

Inoltre, mentre le auto a gas mantengono la stessa autonomia durante l’arco di vita del veicolo, le batterie dell’elettrica si deteriorano lentamente ma allo stesso modo quelle dei cellulari e dei laptop. Quindi se il costo della ricarica per i veicoli elettrici costa la metà se non un quarto di un pieno di benzina o gasolio, la batteria potrebbe dover essere sostituita dopo circa 5 anni, e il costo per un accumulatore medio è molto alto. Negli Stati Uniti è stato stimato che le batterie per le auto elettriche ad oggi costano 200 dollari per ogni kWh. Quindi una batteria da 40 kWh come quella della Leaf ha un prezzo di circa 8000 dollari, e questo determina anche l’eventuale valore di rivendita del veicolo elettrico.

Auto elettriche, prezzo e costi

Prezzo delle ricariche e dove farle

Una situazione comune ad ogni Paese: se ora i fornitori di energia elettrica fanno sconti ed incentivi - come Enel che regala i primi due anni di ricarica in Italia per chi acquista la Nissan Leaf - tra dieci anni, quando i veicoli elettrici saranno molti di più, il costo sarà portato a salire. Al momento in Italia non è ancora presente una rete di ricarica ampiamente diffusa da rassicurare i viaggiatori, ma quando aumenteranno le colonnine, aumenterà anche il numero delle risorse da impiegare nel servizio elettrico che man mano sostituirà le pompe di benzina, e i prezzi saliranno come per qualunque bene e come i carburanti fossili. Al momento il prezzo delle ricariche è molto basso.

Costi di manutenzione

Chi decide di acquistare un’auto elettrica sa che per la manutenzione avrà praticamente le stesse spese di un’auto con motore termico. In realtà, le componenti di un motore a batteria sono molti in meno rispetto ai motori a benzina, ma essendo tecnologicamente più avanzate potrebbero comportare costi di riparazione anche più alti. Di certo si risparmia su tutta la manutenzione ordinaria del motore, ma è anche vero che diversamente dall’auto tradizionale ci si può dimenticare i lavori da elettrauto e officine non autorizzati, visto che manca ancora una manodopera formata sulle auto elettriche al di fuori delle officine dei brand.

Auto elettriche più costose delle tradizionali

In conclusione possiamo dire che a parità di segmento, ipotizzando una berlina compatta senza troppe pretese, le auto elettriche costano il 20% in più delle normali, ma che considerato il prezzo delle ricariche nei prossimi 10 anni il prezzo delle auto a batteria dovrebbe adeguarsi a quello attuale delle vetture Diesel.

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