Johnson & Johnson: 29 milioni di dollari per il talco letale

Ludovica Ranaldi

15/03/2019

15/03/2019 - 20:15

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Torna nell’occhio del ciclone la Johnson & Johnson per il talco cancerogeno. Ha perso la causa contro una donna che avuto evidenti ripercussioni dopo aver usato i suoi prodotti.

Johnson & Johnson: 29 milioni di dollari per il talco letale

La notizia che il borotalco per bambini della Johnson & Johnson sia cancerogeno inizia a sentirsi sempre più forte. Questa volta la nota azienda ha perso una causa per l’ammontare di 29 milioni di dollari ai danni di una donna colpita dal cancro.

Si tratta della prima causa ad essere vinta nel 2019 delle 13 mila contro cui si deve confrontare la multinazionale.

La prima causa risale al 2016 con un risarcimento di 72 milioni di dollari in Missouri. Lo stato aveva riconosciuto che la morte di Jacqueline Fox fosse legata proprio all’uso Baby Powder e Shower to Shower, prodotti che sono a base di talco e in cui sembra sia presente l’amianto.

Johnson&Johnson: causa da 29 milioni di dollari

Una nuova vittoria per una delle donne che oggi sono colpite dal cancro a causa dei prodotti della Johnson & Johnson. In particolare si fa riferimento al talco in cui sembra essere presente l’asbesto, ossia l’amianto, dunque altamente cancerogeno per l’essere umano.

Terry Leavitt è il nome della donna che ha intentato la causa contro la multinazionale. Infatti negli anni ’60 e ’70 avrebbe fatto uso della Baby Powder, della Shower to Shower e di un altro prodotto a base di talco venduti dalla J&J.

Poi nel 2017 le è stato diagnosticato il mesotelioma e secondo la donna la causa sarebbe da ricondurre proprio ai suddetti articoli cancerogeni.

Dello stesso avviso sembra essere la giuria californiana di Oakland che ha condannato la multinazionale a risarcire la donna per la cifra di 29 milioni di dollari.

La J&J continua a sostenere che il talco da loro distribuito sia sicuro e privo di amianto come lo hanno dimostrato numerosi studi e test sul prodotto. Proprio per questo farà ricorso contro la decisione presa dalla giuria.

L’avvocato di Leavitt, Moshe Maimon, ha dichiarato vittoria ricordando come ancora una volta una giuria abbia rigettato l’assunzione che il talco J&J non sia pericoloso dopo aver preso visione dei documenti interni della multinazionale.

Infatti non è la prima volta che la società è alle prese con queste accuse, attualmente sono attive 13 mila cause legali. Tra le ultime vittorie ci sono quella da 25,7 milioni di dollari per Joanne Anderson nel maggio 2018 e da 4,7 miliardi per 22 donne.

Queste vicende stanno avendo delle ripercussioni importanti sulla multinazionale il cui titolo azionario aveva subito un calo di -10,17% a fine 2018.

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