Italia: quanti saggi servono per salvare il paese? Ci aspettano altri mesi di incertezza

Erika Di Dio

4 Aprile 2013 - 10:02

Italia: quanti saggi servono per salvare il paese? Ci aspettano altri mesi di incertezza

I mercati restano ingannevolmente calmi mentre l’incertezza continua a regnare in Italia. Il presidente della Repubblica italiana Giorgio Napolitano ha creato due commissioni, ora note come gli ’uomini saggi’, alla ricerca di un terreno comune tra i vari partiti politici in Italia e quindi, potenzialmente, per fornire una base per un governo di coalizione. Anche se hanno solo 8 -10 giorni per farlo.

Il primo comitato si concentra su questioni economiche, sociali e di materia europea, mentre il secondo si concentrerà sulla riforma istituzionale (in particolare quella elettorale). Napolitano si è sforzato di sottolineare che i comitati non determineranno un programma per il nuovo governo né attueranno alcuna politica, ma semplicemente cercheranno di facilitare il dialogo e trovare aree su cui i partiti possono lavorare insieme.

Così, a quale punto si trovano ora i partiti? Quali sono le prospettive su cui costruire una coalizione?

Bersani e gruppo di centro-sinistra

  • Bersani ha costantemente escluso la formazione di una grande coalizione con il gruppo di centro-destra di Berlusconi e ieri ha ribadito questa posizione, aggiungendo che un tale governo sarebbe paralizzato.
  • Detto questo, Bersani ha avvertito che nuove elezioni sarebbe "disastrose”. Non essendo riuscito a formare un governo funzionante dopo aver ricevuto il mandato dal Presidente non è chiaro esattamente quello che Bersani vuole, in particolare con le sue opzioni che vanno diminuendo rapidamente.
  • Un sondaggio suggerisce che la fiducia in Bersani è scesa al 30%, mentre quella per il sindaco di Firenze Matteo Renzi ha raggiunto il 55% (+6%), mentre il 66% degli italiani dice che preferirebbe lui alla guida del centro-sinistra.

Silvio Berlusconi e gruppo di centro-destra

  • Secondo alcuni sondaggi, questo gruppo è ora in testa. In ogni caso resta una forza formidabile e per il momento sta insistendo su una grande coalizione o su nuove elezioni.
  • Ieri, il partito di Berlusconi ha accusato il centro sinistra di assecondare "interessi di fazione" piuttosto che le esigenze del paese.

Beppe Grillo e il Movimento Cinque Stelle

  • Ha escluso di prender parte ad un governo di coalizione. Ha inoltre escluso di fornire supporto formale ad un governo tecnocratico. Potrebbe valutare l’idea di dare sostegno a un governo su determinate questioni, ma non è chiaro esattamente quali condizioni sarebbe necessarie per ciò.
  • Ha criticato gli "uomini saggi" definendoli "assistenti domestici per la democrazia".

Prospettive

Così, i gruppi restano divisi secondo alcune linee piuttosto fondamentali. Potranno essere trovati degli elementi di consenso, ma resta improbabile che questi saranno sufficienti a formare una coalizione praticabile a lungo termine. Un risultato più probabile resta una grande coalizione messa in atto per cambiare la riforma elettorale in vista di nuove elezioni. Anche possibile uno scenario simile con un altro governo tecnocratico.

Allo stesso tempo, c’è anche la questione delle nuove elezioni presidenziali. La votazione inizia il 18 aprile con il mandato di Napolitano che termina ufficialmente il15 maggio. È probabile che ciò porterà ad un ulteriore ritardo nella formazione di un governo. Napolitano sembra destinato a passare il problema al suo successore. Potrebbe anche non indire nuove elezioni, il che significa che il nuovo presidente avrebbe il compito di farlo.

Rimangono probabili un altro mese o due di incertezza in Italia, e ogni certezza potrà venire solo con l’annuncio di nuove elezioni (a loro volta fonte di ulteriore incertezza). I mercati sono stati calmi finora, ma con i problemi acuti di Cipro che si stanno spegnendo, può essere che ancora una volta i riflettori potrebbero accendersi in Italia.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: OpenEurope

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