Italia, previsioni Commissione UE: debito da record nel 2017, PIL in rialzo

Flavia Provenzani

13/02/2017

Debito pubblico in aumento ai massimi storici, la crescita per il 2016 sarà meglio del previsto. Ecco tutte le previsioni economiche della Commissione UE sull’Italia.

Italia, previsioni Commissione UE: debito da record nel 2017, PIL in rialzo

Pubblicate le stime economiche della Commissione Europea sul futuro andamento dell’economia in Italia.

Il deficit di bilancio strutturale dell’Italia aumenterà ancora, secondo le ultime previsioni economiche della Commissione Europea.
La previsione è ben lontana da quanto richiesto dalle regole dell’UE e probabilmente metterà Roma nuovamente in rotta di collisione con il braccio esecutivo dell’UE.

Il deficit strutturale è l’equilibrio del bilancio che esclude componenti una tantum e gli effetti del ciclo economico. Ai sensi del diritto dell’Unione europea, dovrebbe diminuire ogni anno di almeno lo 0,5 per cento del PIL fino ad arrivare al pareggio o all’attivo.

La Commissione comunica che il deficit strutturale in Italia aumenterà del 2,0 per cento del PIL dall’1,6 per cento precedentemente previsto nel 2016 e del 2,5 per cento nel 2018, a meno di variazione delle politiche italiane, come specificato all’interno dell’aggiornamento delle previsioni della Commissione pubblicate oggi, 13 febbraio 2017. Le ultime stime erano state rese note a novembre.

Anche il debito pubblico dell’Italia, che secondo le norme UE dovrebbe scendere ogni anno e, nel caso italiano di 3 punti percentuali del PIL all’anno, effettivamente aumenterà quest’anno ad un massimo storico del 133,3 per cento del PIL, dal 132,8 per cento dell’anno scorso e verso il 133,2 per cento il prossimo anno.

La Commissione UE ha tuttavia rivisto al rialzo la crescita dell’Italia del 2016, da +0,7% a +0,9%. Per 2017 la stima del PIL italiano rimane invariata al +0,9%, per il 2018 invece le previsioni salgono dall’1 all’1,1%.
La «crescita è stabile ma modesta» soprattutto grazie ai «tassi d’interesse reali bassi e una domanda esterna più forte»; tuttavia, le «debolezze strutturali ostacolano una ripresa più forte» - si legge nel report della Commissione UE nella sezione dedicata all’Italia.

Sul fronte del mercato del lavoro, la Commissione UE fa sapere di prevedere che il tasso di disoccupazione in Italia rimarrà alto a causa delll’occupazione pi lenta in scia alla «fine dagli incentivi fiscali per le nuove assunzioni». Nel il 2016 il tasso di disoccupazione aumenterà da 11,5 a 11,7%, e nel 2017 da 11,4% a 11,6%.
Nel 2018, invece, secondo la Commissione rimarrà invariato all’11,4% contro l’11,3 precedentemente previsto.

Buone nuove invece per l’andamento economico generale dell’Eurozona, sul quale la Commissione specifica che:

«Per la prima volta in quasi un decennio, tutte le economie di tutti gli Stati membri della Ue sono attese crescere per tutto il periodo delle previsioni (2016,2017 e 2018)».

L’inflazione armonizzata della zona euro passerà dal +0.2% del 2016 al +1.7% nel 2017 secondo la Commissione.
Al rialzo anche le previsioni sul PIL per il 2017 al +1,6% (contro il precedente +1,5%) e per il 2018 al +1,8% (in rialzo dal +1,7% previsto lo scorso novembre).

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