L’Italia роtrеbbе rісеvеrе €15 mіlіаrdі circa dі fіnаnzіаmеntі реr lа dіfеѕа

Alessandro Nuzzo

10 Settembre 2025 - 20:25

La Commissione Europea ha stanziato 150 miliardi per rafforzare la difesa degli Stati europei. L’Italia ha manifestato interesse verso tali fondi.

L’Italia роtrеbbе rісеvеrе €15 mіlіаrdі circa dі fіnаnzіаmеntі реr lа dіfеѕа

La Commissione Europea ha autorizzato uno stanziamento (provvisorio) di 150 miliardi di euro da destinare agli Stati membri, che dovranno impiegarli per rafforzare l’industria nazionale della difesa. Un totale di 19 Paesi, inclusa l’Italia, ha manifestato interesse verso i fondi messi a disposizione.

La cifra resta provvisoria e per la conferma definitiva bisognerà attendere il 30 novembre, data entro la quale gli Stati dovranno presentare piani dettagliati che illustrino come intendono utilizzare le risorse. Due le categorie di interventi finanziabili attraverso il fondo SAFE. La prima riguarda la produzione e gli investimenti in munizioni e missili, sistemi di artiglieria, capacità di combattimento terrestre e relativi apparati di supporto e anti-drone. La seconda comprende invece sistemi di difesa aerea e missilistica, capacità navali sia di superficie che subacquee, droni di classe superiore ai piccoli modelli (NATO 2 e 3) e le relative contromisure anti-drone. In questo gruppo rientrano anche gli abilitatori strategici come il trasporto aereo di lungo raggio e il rifornimento in volo, la protezione delle infrastrutture spaziali, l’intelligenza artificiale e la guerra elettronica.

Fondo SAFE, per l’Italia in arrivo quasi 15 miliardi

Tra i 19 Stati beneficiari, l’Italia dovrebbe ottenere comunque uno dei contributi più consistenti. In cima alla lista figura la Polonia, che riceverebbe 43,7 miliardi di euro. Segue la Romania con 16,7 miliardi, pari a circa la metà della cifra destinata a Varsavia. Poi Francia e Ungheria con 16,2 miliardi ciascuna. Al quinto posto si colloca l’Italia con 14,9 miliardi di euro. Le altre nazioni dovrebbero percepire somme inferiori: Belgio, Bulgaria, Croazia, Cipro, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Grecia, Lettonia, Lituania, Portogallo, Slovacchia e Spagna.

Ecco la ripartizione completa:

  • Belgio: €8.340.027.698
  • Bulgaria: €3.261.700.000
  • Croazia: €1.700.000.000
  • Cipro: €1.181.503.924
  • Cechia: €2.060.000.000
  • Danimarca: €46.796.822
  • Estonia: €2.660.932.171
  • Finlandia: €1.000.000.000
  • Francia: €16.216.720.524
  • Grecia: €787.669.283
  • Ungheria: €16.216.720.524
  • Italia: €14.900.000.000
  • Lettonia: €5.680.431.322
  • Lituania: €6.375.487.840
  • Polonia: €43.734.100.805
  • Portogallo: €5.841.179.322
  • Romania: €16.080.055.394
  • Slovacchia: €2.316.674.361
  • Spagna: €1.000.000.000

«Stiamo diventando a tutti gli effetti una vera banca della difesa», ha dichiarato il commissario Andrius Kubilius durante la conferenza stampa. La distribuzione dei fondi, ha precisato, «si basa esclusivamente sulle richieste avanzate dai singoli Paesi: non esistono criteri rigidi, se non l’interesse espresso dalle capitali». Una decisione che, secondo Kubilius, «costituirà un segnale forte, capace di scoraggiare i nostri avversari e allo stesso tempo rafforzare l’intera architettura difensiva europea».

Dopo la scadenza del 30 novembre, la Commissione valuterà i piani per l’utilizzo dei prestiti SAFE e li trasmetterà al Consiglio, che si pronuncerà tramite maggioranza qualificata. Va ricordato che non si tratta di fondi europei a fondo perduto ma di prestiti a lungo termine e a basso costo. L’accordo prevede un periodo di grazia di dieci anni e tassi di interesse competitivi. Prestiti che l’Italia, come gli altri Stati, dovrà restituire all’Unione. L’obiettivo è sostenere i Paesi membri nell’acquisizione di attrezzature di difesa considerate urgenti, date le attuali condizioni geopolitiche. SAFE permetterà inoltre all’UE di continuare a supportare l’Ucraina, integrando la sua industria della difesa nello strumento fin dall’inizio.

Iscriviti a Money.it