Italia: la ripresa si allontana. Il nuovo allarme dell’Istat

admin

7 Giugno 2016 - 13:24

Allarme e ottimismo uniti nel report mensile dell’Istat sull’economia in Italia: pesa la minaccia deflazione ma le famiglie tornano a spendere.

Italia: la ripresa si allontana. Il nuovo allarme dell’Istat

L’Istat torna a smentire chi inneggia alla ripresa dell’economia italiana e spinge a guardare la realtà: la crescita in Italia è in fase di rallentamento soprattutto a causa della perdita di fiducia delle aziende.

Cattive notizie dal report mensile aggiornato e pubblicato dall’Istat sull’andamento dell’economia italiana a maggio. La ripresa rallenta, la deflazione torna a minacciare il Paese, diminuiscono gli ordini all’industria.

L’Istat torna ad allarmare cittadini ed economisti circa l’andamento dell’economia del Bel Paese durante il mese di maggio.
La deflazione torna a minacciare l’Italia e la crescita ha perso il poco sprint che era riuscita a conquistare a fatica.

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Istat, le note positive: famiglie spendono di più

L’ultimo report dell’Istat, tuttavia, presenta anche delle note positive che è opportuno sottolineare per definire fedelmente il quadro completo dell’economia italiana il mese scorso.

L’istituto di statistica segnala un aumento della spesa delle famiglie.
Nei primi tre mesi del 2016, gli italiani hanno speso lo 0.2% in più rispetto al quarto trimestre dello scorso anno. E l’aumento della spesa delle famiglie esercita il suo effetto positivo sul PIL - in rialzo dello 0.3% nel primo trimestre 2016.

Istat, le note negative: manifatturiero e deflazione pesano su crescita nel breve

Nel breve periodo, il calo degli ordini industriali in Italia - sottolinea l’Istat - hanno subito dei cali inaspettati, che hanno spinto a considerare un possibile "rallentamento nel ritmo di crescita nel breve termine".

Ad influire sulle prospettive pessimiste per i prossimi mesi sono anche i cali sulla fiducia dei consumatori italiani.
Sul fronte negativo spicca a maggio il rischio deflazione: l’Italia si mantiene in inflazione negativa e la situazione rimarrà più o meno invariata secondo l’Istat.

L’indice dei prezzi al consumo rimarrà negativo o molto vicino allo zero durante l’estate data la mancanza di "mutamenti sostanziali dello scenario internazionale".
L’unica speranza per una ripresa dell’inflazione italiana è individuata dopo il mese di settembre qualora i consumi interni si rivelassero in ripresa come previsto.

I paradossi del mercato del lavoro in Italia

I dati sul mercato del lavoro italiano rimangono contrastati, rendendo difficile individuare con esattezza il trend principale sui numeri dell’occupazione. Ad esempio, nel mese di aprile gli occupati sono aumentati ma è cresciuto anche il tasso di disoccupazione all’11.7% soprattutto a causa delle italiane.

L’Istat spiega questo contesto sottolineando la maggiore fiducia tra le donne di riuscire a trovare un posto di lavoro, passando da inattive a disoccupate e spingendo al rialzo il tasso di disoccupazione.

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