Italia: il punto della situazione. Ecco le 3 alternative per il nostro paese e le prossime date chiave

Erika Di Dio

15 Marzo 2013 - 16:26

Italia: il punto della situazione. Ecco le 3 alternative per il nostro paese e le prossime date chiave

Riassunto

Le elezioni italiane hanno lasciato nuova incertezza e instabilità - sia per la politica italiana che per quella della zona euro. Nessun partito o coalizione detiene la maggioranza per governare al Senato, la camera alta del Parlamento italiano, e non ci sono evidenti coalizioni in vista. Tuttavia, molti leader politici italiani hanno dichiarato che si dovrebbero evitare nuove elezioni.

Il 57% degli italiani ha votato per partiti che si oppongono esplicitamente all’austerità e il Movimento Cinque Stelle guidato dal comico Beppe Grillo ha ricevuto oltre il 25% dei voti. La lista del primo ministro uscente Mario Monti ha raccolto meno del 10% dei voti in entrambe le camere. Anche se gli italiani restano pro-UE, queste elezioni sono state un duro colpo per il consenso di Bruxelles.

Sarà possibile formare un governo stabile?

Anche se l’Italia ha avuto molti governi instabili nel corso degli ultimi decenni, questa particolare situazione in cui potrebbe non essere possibile formare un nuovo governo dopo le elezioni rappresenta una novità e rende le fasi successive insolitamente incerte. Nel sistema politico italiano entrambe le Camere - il Senato e la Camera bassa - hanno uguali poteri, il che significa che, di solito, un governo deve godere di una maggioranza in entrambe per governare in modo efficace e per approvare le leggi.

Nessuno degli accordi di coalizione che si sono conclusi prima delle elezioni riuscirà a mettere insieme una maggioranza nel Senato italiano - prima delle elezioni, molti avevano sperato che la coalizione di Bersani avrebbe potuto ottenere la maggioranza al Senato con il sostegno di Mario Monti, ma i voti non si sono materializzati.

Per evitare una situazione in cui l’Italia sarà completamente non governata, ci sono effettivamente tre alternative:

  • un governo di unità nazionale, se Bersani, Berlusconi e Monti uniranno le loro forze potrebbe essere possibile, ma potrebbe non essere sufficiente per evitare elezioni anticipate (forse già l’anno prossimo, e dopo che la legge elettorale sarà cambiata);
  • Grillo che fa dietrofront e decide di formare una coalizione con il partito di centro-sinistra di Bersani;
  • nuove elezioni (probabilmente entro 3-4 mesi).

Nel primo e nel terzo scenario, ci sarà molta pressione per cambiare la legge elettorale prima di indire nuove elezioni, per evitare una simile situazione di stallo. Per questo, però, c’è bisogno di una maggioranza in entrambe le camere.

Date più importanti

15 Marzo (oggi): primo giorno del Parlamento;

Entro il 20 Marzo: i presidenti delle due Camere dovrebbero essere eletti;

Dopo il 20 Marzo: il Presidente della Repubblica Italiana Giorgio Napolitano inizia le consultazioni ufficiali sulla formazione del nuovo governo. Il presidente parla di solito ai leader dei gruppi politici del parlamento italiano e ai presidenti delle due camere. Prima di questo, però, i partiti politici parlano tra di loro in modo da poter già avere un’idea più chiara sulle possibili alleanze. Bersani probabilmente sarà il primo incaricato a formare il nuovo governo, in quanto la sua coalizione ha la maggioranza alla camera bassa.

15 Aprile: si dovrebbero avviare le procedure per l’elezione del nuovo presidente italiano;

15 Maggio: scade il mandato del Presidente della Repubblica Italiana.

Nuove elezioni produrrebbero un risultato diverso?

Nuove elezioni sarebbero un azzardo per tutti. Il voto di protesta potrebbe svanire, in particolare se la pressione del mercato si alza e se si inserisce il "fattore paura", questo potrebbe tradursi in una spinta per Monti e Bersani, una possibile maggioranza per i due al Senato.

In alternativa, ci potrebbe essere un risultato identico - ed eventualmente con un ulteriore aumento di supporto per Beppe Grillo. Pertanto, ci sono forti incentivi prima di tutto ad evitare elezioni anticipate, e in secondo luogo, a cambiare la legge elettorale.

Traduzione italiana a cura di Erika Di Dio. Fonte: OpenEurope

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it