L’Italia è ancora un focolaio: viaggi all’estero a rischio

Fiammetta Rubini

28 Maggio 2020 - 16:59

condividi

L’Austria non dà l’ok alla riapertura dei confini con l’Italia, considerata ancora un focolaio e un rischio per i turisti. Intanto si freme per la revoca del blocco dei viaggi internazionali attesa per il 3 giugno.

L’Italia è ancora un focolaio: viaggi all’estero a rischio

L’Italia è ancora un focolaio di coronavirus: dichiarazione che frena gli entusiasmi in vista del 3 giugno, quando saranno consentiti gli spostamenti fuori dai confini nazionali.

Ad avvertire circa i rischi di aprire le frontiere ai turisti dall’Italia è il governo austriaco. Il ministro della Sanità Rudolf Anschober, in un’intervista al giornale OÖN Nachrichten, ha detto che la Penisola è ancora un hotspot di infezioni, “anche se in alcune regioni la situazione è migliorata e c’è un grande impegno”.

Nel nostro Paese, fa notare il ministro, ci sono 382 casi di COVID-19 per 100.000 abitanti, contro i 55 di Croazia e 70 in Slovenia. Così l’Austria, che si appresta a riaprire completamente i confini con la Germania e con altri Paesi vicini a partire dal 15 giugno, si rifiuta di revocare il blocco nei confronti dell’Italia.

Italia è ancora focolaio: dubbi su riapertura confini

Dal 3 giugno le frontiere italiane riapriranno a tutti i cittadini dell’area Schengen senza eccezioni, senza obbligo di quarantena e senza autocertificazione, sempre a patto che la situazione epidemiologica non peggiori.

Chi aveva in programma una vacanza a Vienna subito dopo la riapertura, però, dovrà attendere. “Sono un sostenitore della libertà di movimento, ma dobbiamo ancora essere prudenti con l’Italia”, ha detto Anschober. Nei piani del governo austriaco ci sarebbe inizialmente un corridoio turistico che comprenda solo Germania e gli Stati confinanti (Repubblica Ceca, Croazia, Slovenia).

Intanto Berlino ha annunciato, attraverso una proposta ufficiale, l’intenzione di revocare il blocco per 31 Paesi europei entro il 15 giugno se i dati della pandemia saranno positivi. In lista le 26 nazioni nell’Unione europea e 4 Paesi dell’area Schengen che non sono membri UE: Islanda, Norvegia, Svizzera e Liechtenstein.

“Il 15 giugno riaprano i confini dell’Europa”

Il ministro degli Esteri Luigi Di Maio ha chiesto un rilancio congiunto del turismo europeo entro metà giugno. “Lavoriamo insieme in modo che il 15 giugno l’Europa possa ricominciare. Il 15 giugno è una giornata per il turismo, un po’ come il D-Day europeo”, ha detto Di Maio, riferendosi al documento di bozza della Germania per revocare i blocchi per i cittadini europei.

Argomenti

# Italia

Iscriviti a Money.it