Italia: la disoccupazione analizzata dall’Istat. Ecco cosa è emerso dalla rilevazione relativa al mese di febbraio.
Italia: il tasso di disoccupazione di febbraio mostra finalmente un calo dall’11,8% della precedente rilevazione (rivisto da 11,9%) all’11,5%, come si può osservare sul nostro Calendario Economico. Gli analisti avevano previsto una disoccupazione all’11,9%, pertanto le attese sono state riviste.
Come si legge nel report Istat, a febbraio la stima degli occupati è rimasta stabile rispetto a gennaio. Nell’ultimo mese però sono aumentate le donne occupate mentre è sceso il numero di uomini. L’occupazione è salita tra gli ultracinquantenni mentre è diminuita nelle altre fasce di età.
Come riportato dal report Istat sulla disoccupazione italiana, a febbraio è salito il numero di lavoratori a termine, è sceso il numero di lavoratori a tempo indeterminato ed è rimasto stabile il numero di lavoratori indipendenti. Il tasso di occupazione è stato confermato al 57,5%.
Nel trimestre dicembre-febbraio, gli occupati sono saliti dello 0,1% rispetto al trimestre precedente, soprattutto grazie ai lavoratori dipendenti a termine. L’aumento ha riguardato le donne ed è stato più evidente tra gli over 50. Nel trimestre dicembre-febbraio oltre alla crescita di occupati si è registrato un calo dei disoccupati del 2,0% e un aumento degli inattivi dello 0,2%.
La stima delle persone in cerca di occupazione a febbraio è scesa del 2,7% su base mensile. Il calo ha riguardato uomini e donne, soprattutto tra i 15 e i 25 anni e oltre i 50. Il tasso di disoccupazione giovanile scende di 1,7 punti, attestandosi al 35,2%.
La stima degli inattivi tra i 15 e i 64 anni nell’ultimo mese è aumentata dello 0,4%. L’aumento ha riguardato soprattutto gli uomini (mentre sono diminuite le donne) e ha riguardato tutte le classi di età ad eccezione degli over 50. Il tasso di inattività è salito dello 0,1% al 34,8% rispetto a gennaio.
Disoccupazione Italia: i dati su base annua
Su base annua, a febbraio gli occupati sono aumentati dell’1,3%. La crescita ha riguardato sia i lavoratori dipendenti a +280 mila, sia gli indipendenti a +14 mila. Sono aumentati sia gli occupati uomini che donne, ma la crescita è stata evidente soprattutto tra gli over 50 a +402 mila unità. Più contenuta invece tra i 15-24enni a +15 mila unità. Sempre su base annua sono scesi sia i disoccupati dello 0,6%, sia gli inattivi del 2,7%.
Al netto dell’effetto della componente demografica, su base annua, è aumentata l’incidenza degli occupati sulla popolazione in tutte le classi di età. Confermato, secondo l’Istat, il ruolo predominante degli over 50 nello spiegare la crescita occupazionale, anche per effetto dell’aumento dell’età pensionabile.
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