L’Italia è povera, i cittadini in difficoltà aumentano e le pensioni d’oro intanto raddoppiano. Per loro non sembra esserci crisi.
L’Italia è povera, le difficoltà economiche non accennano a scemare, la disoccupazione pesa e, intanto, le pensioni d’oro raddoppiano.
È l’ennesimo quadro dell’Italia dei paradossi che rende di nuovo evidente il divario sociale ed economico esistente.
Nonostante i dati ufficiali parlino spesso di ripresa, sono ancora molti i problemi che non permettono ai cittadini italiani di esultare. Le pensioni, la povertà e l’occupazione sono solo alcune delle tematiche ricorrenti in ogni discussione relativa all’Italia.
Sulla povertà l’ISTAT ci ha fornito un quadro impietoso, sull’occupazione i dati ne hanno evidenziato uno ancora peggiore e sul debito pubblico la Banca d’Italia ha lanciato un allarme inascoltato. E intanto, in un contesto del genere le pensioni d’oro continuano ad aumentare ancora.
I dati che fanno riflettere
Baby pensioni in calo, più che raddoppiate le pensioni d’oro. A tracciare il nuovo quadro di un’Italia divisa è l’INPS, Istituto Nazionale di Previdenza Sociale, che ha alzato il velo sui numeri relativi ai primi sei mesi del 2017. Che cosa è emerso?
Nel periodo in esame, in Italia le pensioni degli under 54 sono state 10.908 in totale e sono scese dunque rispetto alle 14.828 dei primi sei mesi del 2016.
Le nuove pensioni d’oro, ossia quelle superiori ai 3.000 euro al mese, sono state 10.068. Il dato è sconvolgente non solo se paragonato a quello del pari periodo 2016 (a 5.699) ma fa riflettere soprattutto se si pensa che nell’intero 2016 le pensioni d’oro sono state 15.920.
Ad aumentare, poi, non sono state solo le pensioni superiori ai 3.000 euro, ma anche quelle comprese tra i 2.000 e i 3.000. Nei primi sei mesi dell’anno sono salite a quota 15.817, contro le 10.701 del pari periodo 2016.
Sempre nei primi 6 mesi dell’anno, le nuove pensioni erogate dal fondo lavoratori dipendenti sono state 140.226, in aumento rispetto alle 128.693 della prima metà del 2016. Una cosa appare evidente: nell’Italia della disoccupazione, della povertà e della lenta ripresa, le pensioni d’oro sono le uniche a non conoscere crisi.
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