Italia, banche: la speranza è la prima a morire? - Bloomberg

Livio Spadaro

6 Maggio 2016 - 12:33

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Bloomberg analizza la situazione in Italia. Pur riconoscendo i miglioramenti, l’agenzia ritiene che sul sistema bancario ci siano ancora grandi fattori di rischio.

Italia, banche: la speranza è la prima a morire? - Bloomberg

La trimestrale di Montepaschi si è rivelata al di sopra delle attese anche se continua a rimanere incerto l’andamento della qualità dell’attivo della banca senese. Il prossimo aumento di capitale di Veneto Banca comincia ad assumere contorni preoccupanti vista la vittoria della lista di candidati proposta da soci debitori della banca stessa.

Lista che non trova l’appoggio né della BCE né di Bankitalia e che potrebbe complicare le cose in vista della prossima operazione di rifinanziamento. Il fondo Atlante rischia di dover intervenire di nuovo, in maniera pesante, così come accaduto con l’aumento di Popolare di Vicenza. Le cose quindi non sono delle più rosee per il comparto bancario italiano, ecco cosa pensa Bloomberg della situazione delle banche in Italia.

Banche: Montepaschi migliora ma non basta - Bloomberg

La banca italiana Monte dei Paschi scambia su prezzi da penny stock, dopo aver perso quasi il 50% del valore azionario nel giro di un anno vantando così il triste primato della valutazione più bassa delle azioni tra le banche europee.

La trimestrale del gruppo toscano ha messo in luce gli utili netti, risultati molto al di sopra del consenso di mercato riportando un po’ di fiducia intorno alla banca toscana.

Il barlume di speranza però, è molto debole spiega l’agenzia americana Bloomberg. Il profitto registrato da Montepaschi è stato aiutato dal calo della crescita dei crediti deteriorati, risultata in aumento al ritmo più basso degli ultimi 4 anni. I ricavi, invece, hanno tenuto botta meglio delle aspettative nonostante il restringimento dei margini di prestito.

Montepaschi: NPL e nessun partner sono grandi fattori di rischio - Bloomberg

Questi fattori sono i benvenuti, prosegue Bloomberg. Tuttavia, la banca senese tiene in pancia ancora una montagna di crediti deteriorati pari ad un ammontare complessivo lordo di €47 miliardi e sta fronteggiando un’ardua missione nel vendere asset deteriorati mentre il management si muove alla ricerca di un compratore adatto a rimettere apposto le finanze dell’istituto toscano.

Bloomberg ritiene che entrambi i compiti attuali della dirigenza siano grandi rischi per la banca e non solo.

Italia: problema non è solo MPS ma tutto il sistema - Bloomberg

L’agenzia infatti ritiene che la situazione di Montepaschi non sia l’unico problema ma che piuttosto è l’intero sistema italiano ad essere in pericolo. Il Bel Paese è oberato da €360 miliardi di non-performing loans, una porzione decisamente maggiore rispetto alla media europea.

L’Italia sta cercando di porre rimedio a questa situazione, attraverso il GACS e la creazione del fondo Atlante il governo ha posto rimedi specifici creati apposta per ricapitalizzare le banche in crisi e per comprare una fetta di crediti in sofferenza.

Italia: situazione delle banche è caotica nonostante Atlante e GACS

I tentativi del governo di risanare le banche italiane stanno subendo anche l’effetto delle pressioni delle autorità europee che stanno premendo sull’esecutivo italiano per velocizzare le pratiche di consolidamento del comparto bancario e le operazioni di risanamento. Bloomberg ritiene che la situazione sia caotica e che richiederà molto tempo per essere messa fuori pericolo.

In questa situazione, Montepaschi continua a sembrare come un grande e vulnerabile anomalia del sistema italiano. La banca senese detiene il più altro ratio di non-performing loans del Paese e il mucchio di crediti inesigibili è troppo grande per essere risolto dal solo fondo Atlante che ha visto corrodere la già non elevata dotazione dopo l’operazione Popolare di Vicenza.

Italia: aumenta appetito per NPL ma mercato è ancora magro - Bloomberg

Sicuramente, fa notare Bloomberg, c’è un grande appetito per l’Italia da parte dei compratori di NPL dato che, come riportato da Morgan Stanley, nel primo trimestre 2016 sono stati raggiunti accordi di cessione di questi crediti per un ammontare di €3,2 miliardi. Tuttavia, il mercato di questi crediti resta ancora magro e il rischio di panico del mercato azionario resta ancora elevato.

Già a gennaio l’ad di MPS, Fabrizio Viola, aveva ammonito della pericolo di una fuga di depositi dopo il crollo delle azioni vistosi sul mercato a inizio anno. La BCE sta cercando di aiutare le banche europee, iniettando capitale a basso costo ma il nervosismo degli azionisti riguardo la solidità del sistema bancario non è svanito.

Italia: azioni di MPS scambiano al più alto tasso di sconto in Europa - Bloomberg

Dissipare i timori più oscuri del mercato rimane una strada tutta in salita per Montepaschi, perciò ci sono un’abbondanza di possibilità che il sentiment non possa migliorare nei prossimi mesi. Le azioni di MPS scambiano a 0,2 volte il book-value, il più alto sconto tra le banche che fanno parte dell’indice Stoxx 600 Europe.

Il grafico seguente illustra gli istituti di credito europei le cui azioni trattano più a sconto rispetto all’indice Stoxx 600. Come si vede, le azioni MPS sono quelle che scambiano più a sconto in assoluto e vengono precedute da quelle di Banco Popolare, Ubi banca, Commerzbank e Deutsche Bank.

Un turnaround quindi necessita più di una sorpresa positiva di una sola trimestrale. Se le misure intraprese dal governo e la ricerca di un partner non dovessero dare i loro frutti al più presto, allora ogni scintilla di luce sarà definitivamente spazzata via.

Fonte: Bloomberg.com

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