Italia, banche: la “fuga silenziosa” di capitali mette a rischio tutta l’Europa

Flavia Provenzani

09/03/2016

Capitali in fuga silenziosa dalle banche italiane, troppo rischiose. Allarme contagio in tutta l’Europa.

Italia, banche: la “fuga silenziosa” di capitali mette a rischio tutta l’Europa

Una “fuga silenziosa” di capitali dalle banche italiane sarebbe già in corso e l’economia dell’Italia appare sempre più vicina ad un collasso finanziario.

Non solo: il rischio contagio è altissimo e l’intero sistema finanziario dell’Europa potrebbe non riuscire a reagire alla rovina delle banche italiane.

La corsa ai prelievi presso le banche italiane potrebbe presto accelerare, alimentando così una valanga spinta dal panico in tutta Europa, soprattutto nei Paesi economicamente più fragili, come analizzato dal blog finanziario The Economic Collapse.

Italia: in corso una fuga di capitali silenziosa dalle banche

Reuters ha confermato nella giornata di lunedì che “una silenziosa fuga dalle banche” sta prendendo piede già dalla fine del 2015, spinta dal salvataggio disastroso di quattro banche italiane dalla bancarotta a discapito di azionisti e obbligazionisti.

L’ondata violenta di vendite sui titoli bancari continua ad allarmare i piccoli investitori nel 2016, anche se le banche insistono che i prelievi sono in fase di diminuzione graduale.

Monte dei Paschi di Siena ha confermato che alcuni clienti hanno ritirato il proprio capitale dalla banca nel mese di gennaio. Il 5 febbraio la banca ha dichiarato che i deflussi si sono concentrati sui depositi aziendali, ma che la situazione si sta stabilizzando dalla fine di gennaio.

Le banche italiane mettono a rischio tutta l’Europa

Il sistema bancario italiano è una bomba ad orologeria che potrebbe scoppiare in qualsiasi momento. Non appena le banche italiane inizieranno a crollare come pedine nel domino, il panico invaderà presto il settore finanziario europeo come niente è mai riuscito a fare prima.

I titoli bancari italiani sono scesi del 28% dall’inizio del 2016, alcune delle maggiori banche italiane registrano crolli anche più preoccupanti.
Monte dei Paschi di Siena ha perso circa il 56% dall’inizio dell’anno, Carige il 58%.

Un dipinto dettagliato di una vera e propria crisi finanziaria, con i problemi che peggiorano giorno dopo giorno.

Ma cosa rende le banche centrali così importanti da mettere a rischio l’intero sistema finanziario europeo?

Tutti abbiamo assistito alla difficoltà nel trovare un accordo sul piano di salvataggio della Grecia. Ma la Grecia è relativamente piccola, la 44° tra le economie più grandi del mondo.

L’economia dell’Italia ha altri numeri. L’Italia è l’8° economia al mondo, con un rapporto debito/PIL attualmente al 132% circa.

Non c’è possibilità che l’Europa possa mettere in campo le risorse necessarie per affrontare il crollo dell’interno sistema finanziario italiano.

Il peso dei Non Performing Loans

Sfortunatamente, tutto questo sta succedendo proprio ora. Le banche italiane sono piene di non-performing loans e, come dichiarato dall’analista Jeffrey Moore, si tratta della “minaccia più grande per il sistema finanziario mondiale già in difficoltà”.

Le azioni delle banche italiane sono scese sul peso dei bad loans, ormai troppo alto per essere ignorato ancora.

“Tra tutti i rischi che minacciano gli Stati membri dell’UE nel 2016, il rischio di contagio causato dalle banche del Bel Paese è la minaccia più grande nei confronti di un sistema finanziario già al collasso.

Al centro della questione vi sono i Non Performing Loans (NPLs) sui bilanci delle banche, con stime che vanno dal 17% al 21% del totale degli impieghi. Il che equivale a circa €200 milioni di sofferenze, o 12% del PIL dell’Italia. Inoltre, in alcuni casi, le sofferenze costituiscono un allarmante 30% dei bilanci.”

A dimostrare la gravità della situazione, la Banca Centrale Europea sta monitorando i livelli di liquidità di varie banche italiane, tra cui Monte Paschi e Carige, su base giornaliera - come riportato dalla Reuters.

Fuga di capitali, panico e effetto domino

La fuga di capitali nelle grandi banche italiane è già iniziata.
Gli italiani stanno già ritirando - ancora senza panico - miliardi di euro dal sistema bancario, e se i titoli delle banche continuano a crollare questa "fuga silenziosa" potrebbe presto diventare una fuga precipitosa.

Una volta scaturita un’ondata di panico in Italia, la paura si diffonderà presto verso gli altri membri finanziariamente in difficoltà, come la Spagna, il Portogallo, Grecia e Francia.

Jeffrey Moore aggiunge:

“Un deterioramento della crisi finanziaria in Italia potrebbe causare ripercussioni in tutta l’UE in modo esponenziale, peggio di quanto causato dalla Grecia. Gli effetti a catena delle turbolenze di mercato e i precedenti pericolosi che potrebbero rendersi necessari in risposta all’ondata di agitazione da parte delle autorità comunitarie, potrebbero innescare un aumento della vulnerabilità finanziaria in altri paesi membri dell’UE, come la Spagna e il Portogallo.”

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