Istat: le previsioni sull’economia italiana fino al 2017

Matteo Bienna

17 Maggio 2016 - 13:21

L’Istat si è espresso sulle prospettive dell’economia italiana per il 2016-2017: le previsioni sono positive e parlano di crescita, ripresa degli investimenti e aumento dell’occupazione.

Istat: le previsioni sull’economia italiana fino al 2017

L’Istituto nazionale di statistica ha pubblicato una nota durante la giornata di oggi sulla prospettive dell’economia italiana nel biennio 2015-2017.

Le stime sono positive e guardano con ottimismo ai risultati dell’Italia già da quest’anno, con la crescita del PIL e l’aumento di consumi e investimenti che sembrano parlare di una ripresa economica generalizzata.

Le buone notizie da parte dell’Istat arrivano poco dopo la pubblicazione sui dati sulla bilancia commerciale italiana, anch’essi positivi e in linea con le prospettive descritte dalla nota.

Vediamo ora nel dettaglio le cifre che l’Istat prevede nel futuro prossimo dell’economia italiana.

Istat: previsioni di crescita per il biennio 2015-2017

Il Prodotto Interno Lordo dell’Italia vede nel 2016 una stima di crescita del +1,1% da parte dell’Istat, con un +0,3% previsto per il primo trimestre di quest’anno.

La crescita è sostenuta in larga parte da un aumento della domanda interna, segnale che gli italiani stanno restituendo fiducia al sistema aumentando i loro consumi.

Affinché si manifesti però un andamento più convinto è necessario anche un paritetico aumento della domanda estera netta, attualmente in calo. Sarà quindi necessario un impulso maggiore all’export per dare sostegno a prospettive ancora maggiori di crescita, vista la ripresa del mercato interno.

Il discorso legato all’inflazione vede invece ancora alcuni mesi di attesa. La deflazione alla quale l’Italia sta facendo fronte continuerà secondo l’Istat anche per i mesi estivi, con una crescita nel livello dei prezzi che è attesa per l’autunno e che dovrebbe quindi concretizzarsi per fine anno.

In particolari sono i costi legati ai prodotti energetici provenienti dall’estero a pregiudicare maggiormente il livello dei prezzi interno, fattore che dovrebbe essere contenuto negli ultimi mesi dell’anno portando così l’inflazione verso il territorio positivo, seppur ancora sotto l’1%.

Bene invece le prospettive per i consumi e gli investimenti.

La spesa delle famiglie è prevista in aumento del +1,4%, incremento dovuto alla maggiore quota di reddito disponibile e al miglioramento delle condizioni del mercato del lavoro.

Un +2,7% è invece l’aumento previsto per gli investimenti italiani, questa volta grazie al miglioramento del mercato del credito e le prospettive di crescita economica.

Allo stesso modo arrivano buone notizie dal fronte occupazionale, con un +0,8% in termini di unità di lavoro e una correzione al ribasso del tasso di disoccupazione verso l’11,3%.

Il contesto macroeconomico è infine fonte di potenziali rischi ed opportunità per l’Italia secondo la nota dell’Istat.

Il commercio internazionale ed eventuali tensioni sui mercati finanziari rappresentano dei potenziali rischi per il prossimo anno mentre, all’opposto, la ripresa del processo di accumulazione del capitale e lo sviluppo delle politiche nazionali ed europee costituiscono delle opportunità di ulteriore crescita economica.

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