Istat, inflazione a +0,2% ad agosto, ma su anno è a -0,1%. I motivi

C. G.

31/08/2016

Pubblicati dall’Istat i dati preliminari relativi all’indice dei prezzi al consumo dell’Italia, i quali mostrano un’inflazione a +0,2%. Ecco tutti i dettagli del report Istat.

Istat, inflazione a +0,2% ad agosto, ma su anno è a -0,1%. I motivi

Rilasciati dall’Istat i dati preliminari sui prezzi al consumo dell’Italia relativi al mese di agosto, che mostrano un’inflazione a conferma delle aspettative degli analisti.

Come si può osservare sul nostro Calendario Economico l’indice preliminare dei prezzi al consumo mensile è aumentato dello 0,2%, rispecchiando il dato sull’inflazione della rilevazione Istat precedente. Disattese le previsioni degli analisti che si aspettavano un’inflazione in crescita dello 0,3%.

Anche l’indice preliminare dei prezzi al consumo su base annuale ha mostrato, secondo il report Istat, un’inflazione stazionaria a -0,1%, proprio come nella rilevazione precedente. Confermate in questo caso le attese degli analisti, sempre a -0,1%.

Ancora, l’indice preliminare armonizzato dei prezzi al consumo - su base annuale - ha registrato uno 0,0%, mentre la rilevazione Istat precedente aveva segnato un -0,2%. In questo caso gli analisti avevano previsto un -0,1%.

Infine, l’IPC preliminare armonizzato, su base mensile, ha registrato una variazione dello 0,0%, mentre nella precedente rilevazione Istat aveva registrato una flessione negativa dell’1,9%.
Gli analisti avevano previsto una diminuzione più contenuta dell 0,2%.

Istat su inflazione Italia: tutti i dettagli del report

Secondo le esatte parole del report Istat, la prosecuzione della fase deflazionistica è la sintesi di dinamiche di prezzo di segno opposto che vanno a compensarsi. Da un lato, infatti, si è attenuato il calo tendenziale dei prezzi degli energetici non regolamentati (da -8,0% di luglio a -7,0%) ed è accelerata la crescita di quelli degli alimentari non lavorati (da +1,5% del mese precedente a +2,4%). Dall’altro, i prezzi dei servizi relativi alle comunicazioni hanno registrato un’inversione di tendenza da +0,4% di luglio a -1,4%. Nessuna crescita, come si legge sul report Istat, per i prezzi dei Servizi relativi ai trasporti sempre a + 0,7%.

La persistente diminuzione dei prezzi al consumo su base annua può essere spiegata, secondo l’Istat, dal calo dei prezzi dei beni energetici (-6,5% rispetto ad agosto 2015), un calo comunque meno pesante di quello registrato a luglio (-7,0%). Al netto di questi beni l’inflazione, secondo il report Istat, è positiva e stabilmente pari a +0,6%. Come riporta il report Istat, al netto degli alimentari non lavorati e dei beni energetici, la cosiddetta inflazione di fondo ha registrato un aumento dello 0,4% (da +0,6% di luglio).

L’aumento mensile dell’indice generale dei prezzi al consumo è principalmente ascrivibile, secondo l’Istat, agli aumenti congiunturali dei prezzi dei servizi relativi ai trasporti (+2,2%), degli alimentari non lavorati (+0,9%) e dei servizi ricreativi, culturali e per la cura della persona (+0,4%). Sempre secondo il report Istat, i prezzi dei beni alimentari, per la cura della casa e della persona sono aumentati dello 0,3% su base mensile e dello 0,6% su base annua.

I prezzi dei prodotti ad alta frequenza di acquisto non hanno subito variazioni in termini congiunturali secondo l’Istat, mentre hanno registrato, in termini tendenziali, un aumento pari a +0,1% contro il -0,1% di luglio. Secondo le stime preliminari dell’Istat, l’indice dei prezzi al consumo armonizzato (IPCA) è rimasto stabile sia su base mensile che su base annua, andando così ad azzerare la flessione negativa registrata a luglio.

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