Istat: PIL Italia 2° trimestre rimane invariato. Ecco perché la crescita non c’è

C. G.

12/08/2016

Istat: PIL Italia 2° trimestre rimane invariato. Ecco perché la crescita non c’è

Appena rilasciati dall’Istat i dati preliminari trimestrali relativi al PIL dell’Italia i quali non mostrano alcuna variazione percentuale, come si può osservare sul nostro Calendario Economico.

Gli analisti avevano previsto, per il secondo trimestre dell’anno, una crescita dell’economia italiana dello 0,2%, in lieve calo rispetto alla crescita dello 0,3% registrata dall’Istat nella rilevazione precedente. Invece, il PIL del secondo trimestre 2016, espresso in valori concatenati con anno di riferimento 2010, corretto per gli effetti di calendario e destagionalizzato, è rimasto invariato rispetto al trimestre precedente.

Sul fronte della variazione annuale, il PIL dell’Italia ha segnalato, secondo il report Istat, una crescita dello 0,7% rispetto al secondo trimestre 2015, discostandosi dalle previsioni degli analisti allo 0,8%. Il dato precedente aveva segnato una crescita del PIL dell’1%.

Istat: i dettagli del report sul PIL dell’Italia

Secondo il report Istat, la variazione congiunturale del PIL è la sintesi di un aumento del valore aggiunto nei comparti dell’agricoltura e dei servizi e di una diminuzione in quello dell’industria. Dal lato della domanda, vi è stato un lieve contributo negativo della componente nazionale - al lordo delle scorte - bilanciato da un contributo positivo della componente estera netta.

Istat sul PIL dell’Italia: un confronto con altri paesi

Il report dell’Istat fornisce anche una panoramica relativa alla situazione economica di diversi altri paesi. Secondo quanto riportato dall’Istituto Nazionale di Statistica, nel periodo di riferimento il PIL del Regno Unito è aumentato in termini congiunturali dello 0,6%, mentre quello degli Stati Uniti ha subito un incremento dello 0,3%. Variazione percentuale nulla quella registrata invece dal PIL della Francia.

In termini tendenziali si è registrato un aumento del 2,2% nel Regno Unito, dell’1,4% in Francia e dell’1,2% negli Stati Uniti. Nel complesso, secondo la stima già diffusa il 29 luglio, il PIL dei paesi dell’area Euro è aumentato dello 0,3% rispetto al trimestre precedente e dell’1,6% a confronto con lo stesso periodo del 2015.

Infine, secondo il report Istat, la variazione acquisita per il 2016 è pari a +0,6%.

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