Israele “toglierà” il green pass a 1 milione di persone: ecco perché

Martino Grassi

1 Ottobre 2021 - 17:45

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Nello Stato di Israele, a partire da domenica 3 ottobre, circa 1 milione di persone rischia di trovarsi senza il certificato verde: ecco perché.

Israele “toglierà” il green pass a 1 milione di persone: ecco perché

A partire dalla prossima domenica più di un milione di persone nello Stato di Israele si ritroverà senza il green pass e di conseguenza non potrà più accedere a numerosi luoghi, come ristoranti e musei.

Stando alle leggi emanate dal governo israeliano il green pass ha una validità di 6 mesi dalla data di somministrazione dell’ultima dose e dato che diverse persone non si sono ancora sottoposte alla dose aggiuntiva, dal 3 ottobre potrebbero ritrovarsi senza il certificato verde. A riferirlo i media locali basandosi sulle statistiche diffuse dal ministero della Sanità.

Israele toglierà il green pass a 1 milione di persone: ecco perché

Stando a quanto previsto dalle regole volute dal governo dello Stato di Israele, a partire dalla prossima domenica 1 milione di cittadini si troverà senza il green pass, il documento obbligatorio per accedere a numerose attività aperte al pubblico. Secondo i dati rilasciati dal ministero della Salute israeliano lo scorso lunedì, risultavano essere state vaccinate con due dosi - da più di sei mesi - circa 4.700.000 persone, tuttavia solo poco più di 3.200.000 di loro hanno ricevuto anche la dose aggiuntiva del candidato di Pfizer, il vaccino in uso nello Stato di Israele.

Le attuali leggi del Paese prevedono che il green pass abbia una validità di sei mesi dalla data di somministrazione dell’ultima dose e possa essere ottenuto a distanza di una settimana dalla somministrazione. Possono ottenere il certificato Covid anche le persone che sono guarite dall’infezione o coloro che hanno ottenuto un risultato negativo ad un tampone, proprio come avviene anche in Italia. Israele ha previsto i tamponi gratuiti solo per le persone che sono risultate essere non idonee alla vaccinazione.

A rischio anche i lavoratori

Stando alle attuali leggi del governo israeliano la metà degli insegnanti del Paese rischia di essere mandata a casa se non si farà iniettare il richiamo aggiuntivo del vaccino. Dato che diverse migliaia di persone rischiano di perdere il lavoro a partire dalla prossima domenica, il sindacato degli insegnanti sta facendo pressione al governo affinché conceda una proroga di due mesi, in modo da permettere ai lavoratori di adeguarsi alle norme.

Al momento infatti la situazione epidemiologica nel Paese sta mostrando dei dati incoraggianti. Negli ultimi giorni sono stati conteggiati quotidianamente poco più di 4.000 contagi al giorno facendo registrare anche un calo del tasso di positività, pari al 3,81%.

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