Investire in Messico dopo Trump? Potrebbe essere la scelta giusta. Ecco perché

C. G.

18 Novembre 2016 - 12:41

Investire in Messico ora che Trump è stato eletto presidente potrebbe essere una scelta azzeccata? Ecco cosa dicono gli analisti.

Investire in Messico dopo Trump? Potrebbe essere la scelta giusta. Ecco perché

Investire in Messico con Trump presidente: sì o no? - La vittoria di Donald Trump alle elezioni USA 2016 ha sorpreso il mondo intero, ma se c’è un paese che più degli altri ha sofferto l’esito elettorale è stato il Messico.

Ora che Trump è stato eletto presidente, investire in Messico sarà una scelta azzeccata o un errore madornale? Non sono ormai un segreto i piani che Trump ha architettato per il paese a sud degli USA.

Si pensi ad esempio alla sua volontà, più volte ribadita in campagna elettorale, di erigere un muro al confine tra Stati Uniti e Messico a spese di quest’ultimo. Alla luce di questo, ma anche alla luce del crollo subito dal peso messicano dopo la vittoria di Trump, molti si sono chiesti se investire in Messico ora possa rappresentare una scelta azzeccata o meno.

Già prima della vittoria di Trump il Messico si era detto pronto all’adozione di un piano di emergenza. La banca centrale del paese ha già deciso di alzare il suo tasso di interesse chiave al 5,25% dato che il voto presidenziale USA ha portato ad un incremento della volatilità finanziaria in ogni regione. Investire in Messico converrà?

A pesare sulla scelta degli investitori potrebbe essere anche l’odio che Trump nutre nei confronti del NAFTA, la cui eliminazione potrebbe avere profonde conseguenze internazionali. Per non parlare poi delle grandi ripercussioni che la vittoria di Trump ha già avuto sul peso messicano. Insomma, ora che Trump è diventato presidente, investire in Messico sarà la scelta giusta?

Investire in Messico con Trump presidente: forse è la scelta giusta

A causa dell’elezione di Trump alla presidenza degli Stati Uniti, la maggior parte degli investitori sta letteralmente scappando a gambe levate dal Messico. Come abbiamo già sottolineato, a spaventare sono i programmi elettorali di Trump, ma questi saranno davvero realizzati nella loro interezza?

L’indice azionario del Messico ha perso più del 16% dalla notte delle elezioni e la maggior parte degli investitori è stata spaventata dal già citato odio di Trump nei confronti del NAFTA. In realtà moltissimi analisti sono convinti che l’accordo non sarà eliminato del tutto, ma solo rinegoziato in parte. Anche se i propositi di Trump fossero attuati, secondo MarketWatch, questi prenderebbero vita in forma più attenuata rispetto a quanto proposto in campagna elettorale, e solo tra diversi anni. Ma allora perché molti stanno scegliendo di non investire in Messico?

Secondo diversi analisti, gli investitori stanno esagerando i timori sull’azionario messicano, cosa che lo rende uno “screaming buy”. Larry McDonald del The Bear Traps Report ha affermato che il rapporto rischio/ricompensa sarà piuttosto buono nei prossimi 60 giorni.

“Si potrà guadagnare dal 15% al 20%”,

ha affermato. Investire in Messico dopo Trump potrebbe davvero ripagare secondo alcuni.

Investire in Messico con Trump presidente: ecco perché

Secondo diversi analisti Trump non avrà il coraggio né la possibilità di dire addio il NAFTA. L’80% delle importazioni USA provengono dal Messico e dunque l’imposizione di tariffe elevate su quei beni avrebbe un effetto piuttosto negativo sull’economia americana. I due paesi sono strettamente legati dal punto di vista commerciale e qualsiasi cambiamento per l’uno si riverserebbe sull’altro.

Mark Mobius, della Templeton Emerging Markets Group, ha già iniziato a registrare diversi guadagni grazie alla decisione di investire in Messico. Il motivo riguarda ancora una volta le difficoltà che Trump incontrerà nel realizzare le sue promesse sulla costruzione di barriere commerciali.

“Messico e USA sono troppo legati ormai per poter mettere in atto un così grande cambiamento”,

ha affermato Mobius.
A ciò si aggiunga poi che più di 5 milioni di lavoratori americani vedono il proprio posto di lavoro dipendere strettamente dal commercio con il Messico e che numerose compagnie USA hanno aperto filiali in Messico grazie al basso costo della manodopera. Di certo l’introduzione di barriere commerciali avrebbe enormi effetti collaterali per gli Stati Uniti.

Infine, anche nel caso in cui Trump riuscisse davvero ad espellere i lavoratori messicani, e nel caso in cui si verificasse lo scenario peggiore di tutti, il Messico perderebbe solo il 6% del proprio Pil. Investire in Messico, dopotutto, potrebbe non essere una scelta così sbagliata ora che tutti stanno fuggendo via dal paese.

Secondo le previsioni di diversi analisti, quando le difficoltà di Trump emergeranno e quando saranno evidenti le sue (altre) priorità, i capitali torneranno in Messico e chi avrà investito si ritroverà in tasca notevoli guadagni. Sarà davvero così?

Investire in Messico dopo Trump: i rischi

Ovviamente la scelta di investire in Messico dopo Trump non è esente da rischi. Fino a questo momento abbiamo parlato delle difficoltà che Trump incontrerà nell’implementazione dei suoi programmi commerciali ma è opportuno sottolineare anche la possibilità di decisioni unilaterali da parte del neo-presidente.

In questo caso le conseguenze potrebbero davvero essere terribili poiché il Messico non ha un efficace piano d’emergenza volto ad arginare le misure protezionistiche pensate da Trump. Insomma, anche se il presidente deciderà di non intraprendere questa strada, a pesare sulla decisione di investire in Messico continuerà comunque ad essere l’incertezza. Varrà la pena rischiare?

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