Insegnanti, cambiano le regole per l’abilitazione in Spagna: nota del MIUR

Simone Micocci

21 Marzo 2017 - 12:29

Scuola: il MIUR ha pubblicato una circolare con la quale informa i docenti della modifica dei requisiti necessari affinché l’abilitazione spagnola sia riconosciuta anche in Italia.

Insegnanti, cambiano le regole per l’abilitazione in Spagna: nota del MIUR

Tempi duri per gli insegnanti italiani che stanno pensando di abilitarsi in Spagna per poi farsi riconoscere il titolo acquisito una volta tornati in Italia. Fino a qualche giorno fa, infatti, prendere l’abilitazione da insegnante in Spagna era molto semplice; era sufficiente frequentare il Master en Formación del Profesorado e svolgere il tirocinio in una scuola spagnola per farsi riconoscere la tanto desiderata abilitazione anche dal MIUR.

Un processo semplice, una strada alternativa ai più incerti TFA in Italia (per i quali ad esempio ancora non si conosce la data di uscita del III ciclo) o alle nuove regole che saranno introdotte una volta approvata in via definitiva la delega sul reclutamento della Buona Scuola.

Ed è per questo che sull’abilitazione degli insegnanti in Spagna è stato messo su un vero e proprio business da parte di quelle aziende che offrono supporto agli insegnanti per questo percorso abilitante alternativo.

Quella sull’abilitazione in Spagna, però, è una normativa in continua evoluzione, come dimostra la circolare che il MIUR ha pubblicato in queste ore con la quale viene fatta chiarezza sui nuovi criteri per il riconoscimento del titolo anche in Italia.

Nel dettaglio, d’ora in avanti non sarà più sufficiente il solo Master en Formación del Profesorado, poiché bisognerà sostenere un vero e proprio concorso pubblico.

Insegnanti: nuove regole per l’abilitazione in Spagna

Il MIUR con una nota del 13 marzo 2017 ha indicato i nuovi criteri affinché l’abilitazione acquisita in Spagna sia riconosciuta anche in Italia. Una modifica necessaria alla luce della circolare n°213 che il MIUR ha ricevuto dal Ministerio de Educación, Cultura y Deporte spagnolo, nella quale sono indicate delle nuove regole per diventare insegnanti in Spagna.

Nel dettaglio, d’ora in avanti il MIUR riconoscerà il titolo acquisito in Spagna solo per coloro che abbiano partecipato al concorso pubblico spagnolo, il “sistema selectivo de acceso a la función pública”, superandolo almeno in parte.

Quindi, chi crede che abilitarsi in Spagna è più facile che in Italia si sbaglia; dal 16 marzo 2017, infatti, saranno riconosciuti solamente i titoli di coloro che:

  • hanno superato tutto il concorso pubblico diventando docenti di ruolo a tempo indeterminato;
  • hanno partecipato e superato una parte di concorso pubblico, diventando così docenti supplenti a tempo determinato;
  • sono iscritti nelle graduatorie straordinarie di professori selezionati dalle Comunidades Autónomas, diventando docenti supplenti a tempo indeterminato.

Quindi, solamente coloro che saranno abilitati all’insegnamento nelle scuole pubbliche spagnole, potranno trasformare il loro titolo in un’abilitazione all’insegnamento nelle scuole italiane.

Abilitazione insegnanti in Spagna: attenzione a chi vi rivolgete

D’ora in avanti quindi diffidate da tutte quelle agenzie che vi promettono un supporto nel percorso di abilitazione in Spagna; un percorso che comprende la partecipazione al Master en Formación del Profesorado e un tirocinio (che deve essere obbligatoriamente sostenuto in Spagna), infatti, è incompleto.

A partire da 16 marzo 2017 l’abilitazione dovrà essere completata dalla partecipazione, e dal superamento, del concorso pubblico in Spagna.

Arrivati a questo punto l’abilitazione spagnola non ci sembra più così conveniente; vedremo se di conseguenza diminuirà anche il numero di docenti italiani che approfitterà di questo percorso cercando di eludere le regole, abbastanza confuse a dire il vero, su come diventare insegnanti in Italia.

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