Infermiere Specialista: tutte le novità sulla nuova figura professionale

Simone Micocci

19/07/2016

24/03/2017 - 13:39

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Infermieri, ultime novità: nascono i “professionisti specialisti” e gli “esperti”. Ecco quali sono le differenze e quali cambiamenti ci saranno per le professioni sanitarie.

Infermiere Specialista: tutte le novità sulla nuova figura professionale

Infermiere Specialista: sta per nascere una nuova professione all’interno degli ospedali?

Tra le novità contenute nel nuovo documento di indirizzo “Personale dei livelli-Triennio contrattuale 2016/2018” messo a punto dal Comitato di settore Sanità delle Regioni c’è la ridefinizione del ruolo degli infermieri all’interno degli ospedali.

Infatti, il documento di indirizzo introduce le nuove professioni di “professionista specialista” e di “professionista esperto” all’interno della categoria degli infermieri. Inoltre, con il documento è prevista anche la nascita dell’Area Socio Sanitaria, in cui saranno riconosciute diverse professioni sociosanitarie, come ad esempio gli OSS.

Il documento adesso verrà inviato all’Aren, l’Agenzia negoziale per le pubbliche amministrazioni, affinché possano iniziare le trattative per il rinnovo dei contratti.

L’introduzione degli Infermieri Specialisti è un fattore molto importante. Infatti, la ridefinizione delle competenze dei vari organi sanitari era stato richiesto più volte dai sindacati, ma nonostante l’annuncio di fine aprile del presidente del Comitato di Settore Sanità non si era ancora arrivati ad una svolta.

Adesso però il percorso con cui si andrà a ridefinire il panorama dell’assistenza può avere finalmente inizio, con la speranza che si tratti di un nuovo impulso per la valorizzazione e la crescita delle professioni sanitarie.

Cosa cambierà adesso per gli infermieri? Quali sono le differenze tra “professionista specialista” e “professionista esperto”? Nei prossimi mesi ci saranno molti cambiamenti per le varie professioni sanitarie, specialmente per gli infermieri. Ecco nel dettaglio tutte le novità e le informazioni sulla nuova figura professionale dell’Infermiere Specialista.

Infermiere Specialista o Infermiere Esperto: quali sono le differenze?

Il documento di indirizzo sviluppato dal Comitato di settore Sanità delle Regioni introduce le nuove figure dell’Infermiere Specialista e dell’Infermiere Esperto.

Per “Specialista” si intendono quegli infermieri che dopo la laurea hanno conseguito un master di primo livello nelle professioni sanitarie. “L’Infermiere Esperto” invece è colui che ha acquisito delle competenze avanzate nei “percorsi formativi complementari regionali e le attività professionali svolte anche in base a protocolli concordati tra le rappresentanze delle professioni, di quelle mediche e dell’area sanitaria in generale”.

Adesso spetterà all’Osservatorio Nazionale per le professioni sanitarie definire quali saranno i percorsi formativi riconosciuti per i professionisti esperti e i corsi di laurea magistrale per diventare Infermiere Specialista.

Infermiere Specialista e Infermiere Esperto: nuovi metodi di retribuzione

Per conoscere i nuovi aspetti economici delle due figure professionali, invece, bisognerà avere ancora un po’ di pazienza. Infatti, questi verranno ridefiniti al momento della revisione di tutte le altre funzioni di coordinamento e delle posizioni organizzative.

A tal proposito è intervenuta Barbara Mangiacavalli, presidente della Federazione nazionale Ipasvi (Federazione dei Collegi degli infermieri). Questa, ha sottolineato l’importanza di prevedere un “adeguamento delle retribuzioni” per quelle figure professionali sempre più specializzate. Nel dettaglio, secondo la presidente di Ipasvi:

“Bisognerà definire un nuovo sistema retributivo, che sappia individuare un giusto riconoscimento a capacità e competenze e che sappia valorizzare il merito favorendo la crescita professionale di chi vuole fare di più”.

Vista la scarsità delle risorse nazionali, però, l’incremento delle retribuzioni degli Infermieri Specialisti verrà finanziato dalla nascita di un unico fondo contrattuale di secondo livello (Regioni e aziende).

Questo verrà assegnato secondo dei meccanismi premianti e meritocratici, in base all’adeguatezza e all’appropriatezza degli interventi svolti per la tutela della salute individuale e collettiva.

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