Coronavirus in Lombardia: lo strano caso del borgo senza contagi

Leonardo Pasquali

30 Marzo 2020 - 13:36

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Lo strano caso di Ferrera Erbognone, il piccolo comune lombardo senza coronavirus. Un’anomalia che interessa gli scienziati: studi sul sangue degli abitanti per scoprire anticorpi che contrastano il virus.

Coronavirus in Lombardia: lo strano caso del borgo senza contagi

Ferrera Eborgnone è il paese che fino a oggi è stato risparmiato dal coronavirus. Nel cuore della Lombardia, in provincia di Pavia, conta solamente 1.000 abitanti, ma potrebbe diventare una delle chiavi per sconfiggere la COVID-19.

Riscontrata l’anomalia rispetto al resto della regione, le autorità assieme all’Istituto Neurologico Mondino di Pavia hanno deciso di analizzare il sangue dei cittadini alla ricerca di un ipotetico anticorpo che li abbia schermati dall’infezione.

Coronavirus, in Lombardia c’è un paese senza contagi

Un caso particolare quello di Ferrera Erbognone, in provincia di Pavia, l’unico paese in Lombardia, ovvero la regione più colpita della penisola con un totale di 41.007 infetti e 6360 morti finora, in cui il coronavirus per ora non ha fatto capolino.

La faccenda ha colpito gli esperti che hanno chiesto alle istituzioni di poter effettuare prelievi di sangue, così da capire se i cittadini possiedano un particolare anticorpo che li abbia schermati dall’infezione o se si tratti solamente di una casualità. Gli esami saranno gratuiti e volontari. In più, per chi non potesse spostarsi, l’esame ematochimico potrà essere effettuato a casa.

Gli studi sul sangue dei cittadini

Nei giorni scorsi l’Istituto Neurologico Mondino di Pavia ha deciso di avviare uno studio per andare in fondo alla questione. Assieme al sindaco del paese, Giovanni Fassina, è stato chiesto agli abitanti di rendersi disponibili a prelievi di sangue. In una nota diffusa dal primo cittadino si legge che i “i residenti di Ferrera Erbognone potranno prenotarsi fino al 2 aprile per sottoporsi a un esame ematochimico in laboratorio a Sannazzaro”.

Sul tema è intervenuto anche il direttore generale del Mondino, Livio Tronconi, che parlando ai microfoni de La Provincia Pavese ha spiegato la scelta di avviare una ricerca. Queste le sue parole:

“Abbiamo scelto Ferrera Erbognone perché si tratta di una comunità in cui non si è ancora verificato un caso di contagio da coronavirus: di conseguenza lo studio di popolazione potrebbe fornirci risultati di una certa rilevanza che poi andranno condivisi con i virologi del Policlinico San Matteo e con il comitato scientifico della Regione Lombardia”.

Inoltre, secondo quanto si evince dalle informazioni fornite dall’Istituto all’Ansa, l’indagine prevede “un monitoraggio evolutivo della popolazione assunta a riferimento non inferiore a due mesi”.

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