Imprese femminili, 6.000 in più nel 2018: Lazio e Lombardia in testa grazie alle donne straniere

Isabella Policarpio

8 Marzo 2019 - 13:22

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Le imprese femminili crescono in tutta Italia, soprattutto nel Lazio e in Lombardia; importante il contributo delle imprenditrici straniere. I dati.

Imprese femminili, 6.000 in più  nel 2018: Lazio e Lombardia in testa grazie alle donne straniere

Le imprese femminili crescono in tutte le Regioni d’Italia, soprattutto nel Lazio e in Lombardia. Questo è quanto emerge dai dati dell’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile pubblicati da Unioncamere.

Rispetto al 2017, le imprese femminili sono 337.000, circa 6.000 in più, e rappresentano il 21,93% del totale delle imprese iscritte al Registro delle Camere di commercio.

Le imprenditrici straniere sono circa 145.000, con un aumento di oltre 4.000 unità rispetto al dato precedente.

Imprese femminili: Lazio al primo posto

Secondo l’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile, il Lazio è la Regione con la più alta crescita di imprese guidate da donne: quasi 1.900 in più rispetto al dato registrato nel 2017.

L’imprenditorialità femminile cresce in molte città, non solo a Roma, ma anche a Milano, Napoli e Torino e, in maniera meno sensibile, a Benevento, Avellino, Chieti e Frosinone.

I settori favoriti dalle imprenditrici donne sono le attività di servizi (oltre 2.000 in più rispetto al 2017) dove spicca la cura della persona, ed il turismo, soprattutto nella ristorazione.

Non solo, i dati evidenziano che le donne imprenditrici si stanno avvicinando anche ai settori tradizionalmente maschili, come le attività professionali, tecniche e scientifiche, le agenzie di viaggio, il noleggio, i servizi di supporto alle imprese e le attività del settore immobiliare.

Lombardia, cresce il numero delle imprenditrici straniere

Nella classifica delle Regioni italiane con più imprenditrici donne, a sorpresa dopo il Lazio troviamo la Lombardia. In questa Regione la crescita dell’imprenditorialità al femminile è dovuta soprattutto alle donne straniere.

Le imprenditrici straniere spiccano in modo particolare nella ristorazione, nelle attività di servizi, nelle agenzie di viaggio, nei servizi di supporto alle imprese ed in tutte le attività legale al commercio e al turismo.

Rispetto al 2017, in Lombardia si sono registrate più di 1.000 imprese guidate da donne straniere, nel Lazio circa 700 e in Emilia Romagna 500. In generale, l’imprenditorialità femminile straniera aumenta in tutta la Penisola, fatta eccezione della Sicilia, dove il dato ancora non raggiunge un livello rilevante.

Crescono le donne manager

L’indagine dell’Osservatorio per l’imprenditorialità femminile mostra che è in crescita anche il numero delle donne che ricoprono ruoli apicali in azienda. In particolare, dal 2017 le donne manager sono cresciute dell’1% mentre gli uomini restano al +0,4%.

I settori dove si è registrata un’incidenza più marcata della crescita femminile sono l’attività sanitaria, l’assistenza sociale con +9,9%, l’istruzione con +6,1%, le attività connesse alla fornitura di gas, energia elettrica e aria condizionata con +5,6%, le attività di trasporto e magazzinaggio con +4,5% e, infine, le agenzie di viaggio e di servizi alle imprese con +4,2%.

Sul versante della libera professione, ad oggi si contano 1,4 milioni di donne, cioè il 14,6% dell’occupazione complessiva. Tuttavia, per le donne il lavoro autonomo molto spesso è una scelta obbligata. Infatti, circa il 12% delle donne in libera professione ha dichiarato di aver optato per il lavoro autonomo non per scelta ma per l’impossibilità di conciliare gli orari del lavoro dipendente con la vita familiare.

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