Imprese Pmi e startup innovative, certificazione del bilancio: arrivano i chiarimenti ministeriali

Francesco Oliva

18/09/2015

Anche le imprese innovative, startup e Pmi, hanno l’obbligo di certificazione del bilancio. Ecco tutti i chiarimenti ministeriali su modalità, termini e condizioni.

Imprese Pmi e startup innovative, certificazione del bilancio: arrivano i chiarimenti ministeriali

Anche le imprese comprese nella categoria delle Pmi innovative hanno l’obbligo di certificazione del bilancio. Con il parere protocollo n. 155144 del 3 settembre 2015, il Ministero dello Sviluppo Economico ha chiarito tutti gli aspetti connessi alle modalità, ai termini ed alle condizioni necessarie per la certificazione del bilancio di questa particolare tipologia di imprese.

Certificazione del bilancio startup e Pmi innovative: la competenza del revisore legale

In primo luogo il MISE afferma che la competenza di certificare il bilancio è da attribuire totalmente al revisore legale dei conti o alla società di revisione.
La certificazione del bilancio, chiarisce il MISE, non può essere attribuita al Collegio sindacale, ancorché esso rediga la relazione al bilancio.
Il Collegio sindacale, infatti, ha come funzione fondamentale quella di “vigilare sull’osservanza della legge e dello statuto, sul rispetto dei principi di corretta amministrazione ed in particolare sull’adeguatezza dell’assetto organizzativo, amministrativo e contabile adottato dalla società e sul suo concreto funzionamento”.
Il revisore o la società di revisione, invece, esprime con apposita relazione un giudizio di regolarità del bilancio (civilistico e/o consolidato) rispetto alla legge ed ai principi contabili.

Certificazione del bilancio startup e Pmi innovative: l’attestazione del commercialista non è sufficiente

Un altro punto importante chiarito dal documento del MISE attiene al ruolo del commercialista. In questo caso, il professionista non può porre in essere la certificazione del bilancio di Pmi innovative ancorché si sia occupato di redigere e revisionare il bilancio.
In altre parole, anche se il commercialista che si è occupato del bilancio è un revisore legale dei conti, egli non può contemporaneamente redigere e depositare il bilancio e certificarlo successivamente.
Su questo aspetto appare molto utile leggere con estrema attenzione la normativa sulla relazione di revisione, così come prevista dall’articolo 14 del Decreto Legislativo 39/2010.

Certificazione del bilancio startup e Pmi innovative: l’operazione va ripetuta ogni anno

La certificazione de bilancio di Pmi innovative deve essere ripetuta ogni anno poiché il mantenimento dei requisiti previsti dalla legge per l’iscrizione nella sezione speciale del registro delle imprese deve essere soddisfatto di anno in anno.
Di conseguenza, la permanenza nel regime agevolato di Pmi e startup innovativa non deve essere verificato solo nella fase iniziale e costitutiva ma anche successivamente, al fine di valutare l’effettiva capacità innovativa dell’impresa considerata.

La certificazione è un elemento integrante del bilancio di Pmi innovative

Ultimo punto, non certo per importanza, trattato nei chiarimenti ministeriali è quello dell’inquadramento giuridico della certificazione del bilancio.
In questo senso, il MISE conferma quanto affermato in dottrina ovvero che la certificazione per le Pmi innovative costituisce parte integrante del bilancio di esercizio.

Di conseguenza, la certificazione del bilancio delle startup e Pmi innovative non può essere fornita successivamente all’approvazione dell’ultimo bilancio poiché:

  • ciò violerebbe i principi civilistici sul bilancio oltre che la normativa sulle Pmi e startup innovative;
  • l’iscrizione alla sezione speciale del registro delle imprese può essere mantenuta solo se possono essere correttamente verificati i requisiti necessari proprio all’iscrizione medesima.

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