Il vaccino causa autismo? Ministero della Salute condannato a risarcire ragazzo autistico

Fiammetta Rubini

28 Giugno 2016 - 10:34

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Il vaccino tetravalente sarebbe stato la causa dell’autismo, ma la questione per i medici è chiusa: vaccinare è sicuro. Ecco la verità.

Il vaccino causa autismo? Ministero della Salute condannato a risarcire ragazzo autistico

Vaccino e autismo: si torna a parlare di una questione che divide il mondo scientifico, sostenitore del vaccino sicuro contro pericolose malattie infettive, e chi afferma che la vaccinazione sia causa di autismo.

Il Ministero della Salute, condannato 2 anni fa a risarcire un ragazzo autistico dei danni provocati dal vaccino, è chiamato di nuovo in causa per non aver mai versato il risarcimento. La vicenda, che passa dagli studi medici alle aule di tribunale, fa sorgere di nuovo il dubbio che assilla molti genitori: i vaccini causano l’autismo?

Ecco, nel dettaglio, come sono andate le cose. Nel 2014 il Ministero della Salute è stato condannato dal Tribunale del Lavoro a risarcire per 250mila euro un ragazzo di Agrigento il cui sviluppo cognitivo-comportamentale sarebbe stato compromesso dal vaccino tetravalente (contro difterite, tetano, pertosse ed epatite B) fatto quando era piccolo.

Il tribunale civile aveva riscontrato un rapporto causa-effetto tra il vaccino e la patologia rinvenuta nel bambino, riconoscendo il danno alla famiglia. I soldi non sono mai arrivati e adesso il Tar Sicilia ha condannato nuovamente il Ministero a pagare entro 60 giorni la famiglia del ragazzo autistico. Il fatto di cronaca pone sotto i riflettori ancora una volta uno degli argomenti più dibattuti dalla comunità medica, ovvero quella dell’associazione vaccini-autismo.

Da qualche anno, e cioè da quando è emersa la posizione degli anti-vaccinisti, molti genitori hanno avuto paura di vaccinare i propri figli, temendo che il farmaco, invece di prevenire le malattie, possa generarne patologie più gravi.

I medici smentiscono la correlazione tra autismo e vaccini perché non esiste alcuna prova scientifica, ma cosa dire della sentenza del giudice contro le disposizioni ministeriali? Il vaccino provoca autismo? Perché si pensa che ci sia un legame tra vaccinazioni e disturbi psichici e comportamentali? Proviamo a fare chiarezza.

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Il vaccino provoca autismo? Da cosa ha origine questa credenza

La sentenza con cui il Tribunale civile ha condannato nel 2014 il Ministero della Salute a risarcire con 250mila euro la famiglia del ragazzo che nel 2000 fece il tetravalente riapre una questione che per gli esperti avrebbe dovuto essere chiusa da tempo, e cioè il collegamento tra vaccini e autismo.

Questa correlazione ha origine alla fine degli anni ’90, ipotizzata in uno studio inglese del dott. Wakefield (poi radiato) e in seguito smentita a causa di mancanza di prove scientifiche adeguate. Ciò che nello studio veniva messo sotto accusa erano gli eccipienti e gli anticorpi contenuti nei medicinali, ma la convinzione che il vaccino fosse causa di autismo derivava da una semplice “concomitanza temporale”. Infatti l’età in cui al bambino viene diagnosticata la sindrome autistica coincide con il periodo della sua vita in cui viene sottoposto a numerose vaccinazioni.

In Italia ogni anno l’autismo colpisce 6 bambini su 1000, ma all’origine del disturbo ci sono cause (non ancora del tutto note) che vanno ben al di là della vaccinazione, la quale è invece necessaria per prevenire malattie infettive potenzialmente mortali.

Il vaccino provoca autismo? Tribunali vs mondo scientifico

Ultimamente il legame autismo-vaccino è stato tirato di nuovo in ballo in Rete, anche grazie alla forte campagna dell’attivissimo mondo degli anti-vaccinisti.

Il problema è che la diffusione di questo “spauracchio” ha portato moltissimi genitori a decidere di non vaccinare i propri figli. Secondo i dati, in Italia nel 2014 le vaccinazioni hanno toccato i loro livelli più bassi. È vero che le malattie infettive coperte dai vaccini stanno pian piano sparendo, ma la prevenzione è necessaria e in Italia le vaccinazioni sono sempre meno. La percentuale dei bambini vaccinati con trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr) è dell’85%, sotto la soglia di sicurezza obbligatoria.

Per i medici associare la comparsa di sintomi autistici e disturbi cognitivo-comportamentali ai vaccini non ha alcuna validità scientifica, ma nei tribunali il tema è ancora dibattuto e, spesso, i giudici infliggono un duro colpo al mondo scientifico.

Il caso di Agrigento non è isolato: anche a Rimini nel 2012 il giudice del lavoro diede ragione alla famiglia di un bambino perché secondo i suoi consulenti la patologia sarebbe stata causata dal trivalente. La sentenza è stata poi ribaltata dal Tribunale di Bologna, che ha chiarito come i sintomi autistici erano già stati riscontrati prima che il piccolo si sottoponesse al Mpr ed erano da imputare alla nascita prematura, non al vaccino.

Il problema di fondo è che non è possibile istituire una linea di interpretazione unica con la magistratura dato che ognuno ha al sua opinione e si affida a consulenti tecnici che la pensano in modo discordante.

Anche a Milano due anni fa il Tribunale del Lavoro ha riconosciuto il vitalizio a un bambino autistico vaccinato nel 2006 con l’esavalente ma il Ministero ha fatto ricorso in Appello. Ora si attende la parola di un nuovo giudice.

Il vaccino causa autismo? Per i medici un falso mito da sfatare

I vaccini non sono sicuri al 100%, in alcuni casi possono dare effetti collaterali e causare o complicare la stessa malattia che dovrebbero invece prevenire. Ma gli esperti sono concordi nell’escludere un legame con l’autismo. Il vaccino causa autismo? Un falso mito da sfatare, secondo i medici, e si propone di utilizzare le stesse immagini shock che verranno introdotte sui nuovi pacchetti di sigarette per mostrare i danni che le mancate vaccinazioni possono provocare.

Ai falsi timori verso i vaccini è più utile sostituire la paura reale dei rischi correlati alle malattie non prevenute da vaccino.

Anche in Italia si muore ancora di malattie infettive, e i genitori spesso non hanno la percezione reale del rischio che corrono a non vaccinare i propri figli. Ormai non si ha più paura delle malattie infettive perché i vaccini le hanno debellate, ma non bisogna abbassare la guardia.

I dubbi sul vaccino riguardano gli eccipienti utilizzati, ma bisogna dire che ormai il mercurio non è praticamente più in uso, mentre l’alluminio, che è difficilmente eliminabile, è contenuto in minima parte (al massimo 4 mg) e ve ne è di più nel latte materno. Le accuse crollano, quindi, e la ricerca si muove nello sviluppo di vaccini contro i tumori con cui in futuro si potrà prevenire o ritardare il carcinoma alla prostata o al seno.

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