I prezzi del petrolio affossano Wall Street: i dati sulle scorte USA sono risultati maggiori del previsto. Asia: forte ribasso del Nikkei, in rosso gli altri listini in rialzo solo la Cina.
Il crollo di Wall Street ha avuto i suoi effetti anche sui mercati asiatici. A parte gli indici cinesi, tutte le Borse asiatiche hanno chiuso o stanno scambiando in negativo. Il peggior calo registrato è quello del Nikkei che ha chiuso in rosso del quasi 3%.
Il petrolio continua ad essere il tema principale che influisce sull’andamento dei mercati, in particolare sugli indici di Wall Street. Nella seduta di ieri il Brent ha toccato nuovamente i minimi di 12 anni registrando un minimo di 29,72$.
Wall Street in forte ribasso: scorte di petrolio USA maggiori del previsto
Il petrolio mette in difficoltà la Borsa americana. Nella seduta di ieri sono stati pubblicati i dati sulle scorte statunitensi di petrolio, risultate superiori al consenso e che evidenziano una scarsa domanda di greggio.
Dopo la pubblicazione di questi dati il Brent è andato a ritestare i minimi di 12 anni, toccando un minimo intraday di 29,72$ (minimo di Febbraio 2004) salvo poi risalire al di sopra di quota 30$ durante la sessione di scambi in Asia.
Petrolio: Nomura taglia le stime sui prezzi 2016
Per gli esperti di OptionXpress di Sydney, i prezzi del greggio poco al di sotto dei 30$ stanno agendo come floor di rimbalzo. Tuttavia, nuove news negative potrebbero spazzare via questo floor di supporto.
Nomura ha tagliato le previsioni sui prezzi del petrolio per quest’anno, abbassando la media da 55$ a barile all’attuale media di 40$. Per gli esperti della casa d’affari, l’Arabia Saudita non taglierà la produzione anche se la domanda di greggio sembra essere abbastanza elastica.
L’eventuale aumento di produzione della Libia e dell’Iran potrebbero però far eccedere nuovamente l’offerta, causando un nuovo scivolone di prezzi del greggio, conclude Nomura.
Per Lombard Street Research di Londra invece, i prezzi del greggio potrebbero scendere a 20$ a barile. Tuttavia, secondo gli esperti della società di ricerche, il livello di prezzo di 20$ sarebbe solo temporaneo e le quotazioni di petrolio potrebbero presto risalire.
Wall Street: oggi inizia la stagione delle trimestrali. In uscita i dati di JPM e Intel
Gli indici americani hanno sofferto il calo del greggio e il dato sulle scorte di petrolio USA al di sopra delle attese. Nella seduta di ieri il Nasdaq è scivolato del -3,41% mentre il Dow Jones e lo S&P500 hanno chiuso negativi rispettivamente del -2,21% e del -2,5%.
La stagione delle ultime trimestrali si sta avvicinando sempre più in America, il che darà un’immagine dello stato di salute dell’economie delle aziende USA. Al dare il via alla stagione saranno le trimestrali di Jp Morgan e Intel, previste in uscita per oggi.
Borse Asia: tonfo del Nikkei. Male gli altri listini. In controtendenza la Cina
Sui mercati asiatici si registra il forte ribasso del Nikkei che ha chiuso la seduta in calo del -2,86% in scia del brutto andamento di Wall Street e del calo inatteso sui dati macro domestici.
In discesa anche il Kospi coreano che ha perso il -0,9%. La banca centrale del Paese ha deciso di mantenere invariati i tassi di interesse per il settimo mese consecutivo, riservandosi però la possibilità di variare i tassi monitorando la situazione di Cina e USA.
Sta scambiando in calo anche l’indice indonesiano IDX per via dell’attacco terroristico a Jakarta nel quale hanno perso la vita 6 persone. L’IDX è in calo del -1,7%.
Si registra il ribasso anche dell’Hang Seng (-0,73%) e di Taiwan (-1,04%). Il più grande indice al di fuori del Giappone, l’MSCI, ha registrato invece un calo del -1,4%.
In controtendenza invece gli indici cinesi: lo Shanghai composite ha chiuso in rialzo del +2% mentre lo Shenzhen composite ha registrato un rally del +3,8%.
Le autorità cinesi hanno reso noto che gli investimenti diretti stranieri sono cresciuti del 6,4% nel 2015 rispetto all’anno precedente, registrando quindi un aumento del flusso di capitali dall’estero.
© RIPRODUZIONE RISERVATA