Il Decreto sviluppo bis è legge: ecco tutte le novità in arrivo

Valentina Pennacchio

7 Gennaio 2013 - 13:30

Il Decreto sviluppo bis è legge: ecco tutte le novità in arrivo

Dal 2 gennaio 2013 è ufficialmente operativo il Decreto sviluppo bis (decreto n. 179/2012 “Ulteriori misure urgenti per la crescita del Paese” convertito nella legge 222/2012). Le novità introdotte sono diverse e riflettono una vera e propria rivoluzione digitale nell’ambito della sanità, scuola, giustizia e anagrafe. Sono previste inoltre modifiche alla disciplina delle start-up, dei pagamenti elettronici e delle assicurazioni. Queste novità interessano un bacino molto ampio di utenti e andranno a incidere nei rapporti dei cittadini con la P.A. e tutte le istituzioni e i servizi pubblici e sociali. Vediamole nel dettaglio.

Agenda digitale

Nell’ordinamento italiano vengono recepiti i principi dell’Agenda Digitale Europea. Un risultato che riflette la volontà del Premier dimissionario Mario Monti di avvicinare l’Italia all’Europa e di modernizzare il Paese. Questa misura, importante per il futuro socio-economico del Paese, anche per il derivante risparmio economico, si articola in diversi punti:

  • il documento digitale unificato, che prevede l’unificazione della carta d’identità e della tessera sanitaria;
  • l’anagrafe unificata per cui l’Anagrafe nazionale della popolazione residente (ANPR) subentra all’Indice nazionale delle anagrafi (INA) e all’Anagrafe della popolazione italiana residente all’estero (AIRE);
  • censimento annuale della popolazione (dal 2016) e Archivio nazionale delle strade e dei numeri civici (ANSC);
  • domicilio digitale del cittadino “al fine di facilitare la comunicazione tra pubbliche amministrazioni e cittadini”, ogni cittadino ha la facoltà di trasmettere alla P.A. “un proprio indirizzo di posta elettronica certificata, quale suo domicilio digitale”, inserito nell’ANPR e “reso disponibile a tutte le pubbliche amministrazioni e ai gestori o esercenti di pubblici servizi”;
  • obbligo di posta elettronica certificata (PEC) per le imprese.

Amministrazione digitale

Grazie al Decreto sviluppo bis si fa strada il concetto di e-government per avvicinare i cittadini alla P.A. e rendere meno farraginosa la macchina burocratica.

  • Dati di tipo aperto e inclusione digitale. I dati della P.A. saranno disponibile in formato open data, ovvero usufruibili da chiunque volesse prenderne visione, al fine di garantire un’accessibilità totale per le informazioni di pubblica utilità. Entro 120 giorni dall’entrata in vigore del suddetto decreto, le pubbliche amministrazioni alla voce “Trasparenza, valutazione e merito” del proprio sito web pubblicheranno “i regolamenti che disciplinano l’esercizio della facoltà di accesso telematico il riutilizzo”;
  • Trasmissione di documenti e delle certificazioni di malattia nel settore pubblico per via telematica;
  • Misure per l’innovazione dei sistemi di trasporto con sistema di bigliettazione elettronica.

Agenda digitale per l’istruzione

Al fine di migliorare i servizi per gli studenti e i procedimenti amministrativi, nonché ridurre i relativi costi, sono previste le seguenti misure:

  • Anagrafe nazionale degli studenti. Per l’A.A. 2013-2014 tutte le università statali e non legalmente riconosciute costituiranno il fascicolo elettronico dello studente con tutti gli atti e i documenti della carriera dello studente, a cui sarà garantita la mobilità nazionale e internazionale grazie allo scambio telematico del fascicolo;
  • Libri digitali (ebook) a partire dal 2014.

Sanità digitale

In ambito sanitario la rivoluzione digitale introdurrà:

  • il fascicolo sanitario elettronico (FSE) con tutti i dati e i documenti sanitari in formato digitale;
  • prescrizione medica digitale dal 2014;
  • cartella clinica digitale dal 2014.

Giustizia digitale

In materia di giustizia civile viene riconosciuta in via ufficiale la notifica telematica, mentre per ciò che concerne il processo penale e quello fallimentare la digitalizzazione delle notifiche snellirà le procedure. Il suddetto decreto apporta modifiche alla legge fallimentare e al decreto legislativo n. 270/1999.

Pagamenti elettronici

A decorrere dal 1 gennaio 2014 le pubbliche amministrazioni, i commercianti e i professionisti avranno l’obbligo di accettare i pagamenti elettronici.

Assicurazioni, mutualità e mercato finanziario

In materia di assicurazioni, mutualità e mercato finanziario sono previste:

  • Misure per l’individuazione ed il contrasto delle frodi assicurative. Viene affidata all’Istituto per la vigilanza sulle assicurazioni private e di interesse collettivo (IVASS) la prevenzione delle frodi nel settore dell’assicurazione della responsabilità civile dovuta alla circolazione dei veicoli a motore, relativamente alle richieste di risarcimento e di indennizzo e all’attivazione di sistemi di allerta preventiva contro i rischi di frode. L’attività dell’IVASS sarà coadiuvata da un archivio informatico integrato;
  • Misure a favore della concorrenza e della tutela del consumatore nel mercato assicurativo. Nel Codice delle assicurazioni private vengono abolite le clausole del tacito rinnovo e, al fine di favorire una scelta contrattuale maggiormente consapevole, verrà definito (attraverso un decreto del ministro dello Sviluppo Economico ed entro 60 giorni dall’entrata in vigore del suddetto decreto) un “contratto base” di assicurazione contenente le clausole minime necessarie e articolato secondo: classi di merito, tipologie dell’assicurato e casi di riduzione del premio. Inoltre le compagnie di assicurazione dovranno garantire sui propri siti web delle aree grazie a cui ciascun contraente potrà controllare: le coperture in essere, le condizioni contrattuali sottoscritte, lo stato dei pagamenti e le relative scadenze, nonché, limitatamente alle polizze vita, i valori di riscatto e le valorizzazioni aggiornate. Sarà inoltre possibile effettuare rinnovi e pagamenti online;
  • Misure per le società cooperative e di mutuo soccorso.

Normativa sulle start-up

Viene definito un quadro organico di riferimento per la nascita e lo sviluppo di imprese start-up innovative che possano favorire “la crescita sostenibile, lo sviluppo tecnologico, l’occupazione, in particolare giovanile”, nonché “sviluppo di nuova cultura imprenditoriale, la creazione di un ecosistema maggiormente favorevole all’innovazione” così come promuovere “maggiore mobilità sociale e ad attrarre in Italia talenti e capitali dall’estero”. Il decreto chiarisce:

  • le finalità, la definizione e la pubblicità;
  • le deroghe al diritto societario e la riduzione degli oneri per l’avvio;
  • le procedure per la remunerazione con strumenti finanziari della start-up innovativa e dell’incubatore certificato;
  • le disposizioni in materia di rapporto di lavoro subordinato in start-up innovative;
  • gli incentivi all’investimento in start-up innovative (per il triennio 2013-2015 sono previste detrazioni pari al 19%);
  • la raccolta di capitali di rischio tramite portali on line e altri interventi di sostegno per le start-up innovative;
  • la composizione e la gestione della crisi nell’impresa start-up innovativa, la decadenza dei requisiti e l’attività di controllo;
  • la pubblicità e la valutazione dell’impatto delle misure.

Ulteriori misure per la crescita del Paese

Tra le ulteriori misure per la crescita del Paese sono previste:

  • disposizioni per incentivare la realizzazione di nuove infrastrutture, come il credito di imposta entro il limite massimo del 50% per “favorire la realizzazione di nuove opere infrastrutturali di importo superiore a 500 milioni di euro mediante l’utilizzazione dei contratti di partenariato pubblico-privato”;
  • misure urgenti per le attività produttive, le infrastrutture e i trasporti, i servizi pubblici locali, la valorizzazione dei beni culturali ed i comuni;
  • l’introduzione dello Sportello unico per l’attrazione degli investimenti esteri (Desk Italia) che, tra le altre cose, “costituisce il punto di accesso per l’investitore estero in relazione a tutte le vicende amministrative riguardanti il relativo progetto di investimento”;
  • misure in materia di confidi, strumenti di finanziamento e reti d’impresa;
  • misure sul finanziamento delle agevolazioni in favore delle imprese delle Zone Urbane ricadenti nell’Obiettivo Convergenza.

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