IVA Reverse Charge PA, F24: i codici tributo per il versamento dell’imposta dovuta dalla Pubblica Amministrazione

Simone Casavecchia

13 Febbraio 2015 - 11:12

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I codici tributo per la compilazione del Modello F24 e del Modello F24 Enti Pubblici per versare l’IVA dovuta dalle Pubbliche Amministrazioni e dagli enti locali al Fisco Italiano.

IVA Reverse Charge PA, F24: i codici tributo per il versamento dell’imposta dovuta dalla Pubblica Amministrazione

Con la risoluzione 15/E dello scorso 12 Febbraio 2015, l’Agenzia delle Entrate ha chiarito quali sono i codici tributo previsti per il pagamento dell’IVA dovuta dalle pubbliche amministrazioni all’Erario italiano in seguito all’introduzione del meccanismo contabile della scissione dei pagamenti, passato agli onori della cronaca con il nome di reverse charge.

A tal proposito è opportuno ricordare che il meccanismo della scissione dei pagamenti è stato introdotto dalla Legge di Stabilità (L. 190/2014) e implica che il pagamento dell’IVA all’erario non venga fatto dal fornitore che la fa gravare sull’acquirente come avveniva prima e come continua ad avvenire per determinate operazioni, ma viene corrisposto direttamente dall’acquirente che va così a pagare una fattura esente da IVA.

Tale meccanismo si applica anche nell’ambito della Pubblica Amministrazione nel quale, per molteplici operazioni, dal 1 Gennaio 2015 sono le stesse amministrazioni pubbliche a versare l’IVA all’erario senza corrisponderla ai propri fornitori. In quest’ultimo caso il meccanismo della scissione dei pagamenti va sotto il nome di split payment e, oltre alle specifiche modalità operative di applicazione e ai soggetti interessati dal nuovo meccanismo fiscale, occorre considerare anche quali sono i codici tributo necessari per il versamento dell’IVA dovuta dalle pubbliche amministrazioni centrali e periferiche e dagli enti locali.

A tal proposito è opportuno ricordare che l’IVA deve essere versata entro il 16 del mese successivo a quello in cui l’imposta stessa diviene esigibile, che non sono previste possibilità di compensazione con altri tributi dovuti e che il versamento dell’IVA deve avvenire tramite il modello F24, nelle seguenti modalità:

  • Le pubbliche amministrazioni titolari di conti presso la Banca d’Italia, utilizzano lo specifico modello F24 Enti pubblici;
  • Le pubbliche amministrazioni che non possiedono conti correnti presso la Banca d’Italia e che sono autorizzate a detenere un conto corrente presso una banca convenzionata con l’Agenzia delle entrate o presso le Poste italiane, effettuano un versamento unificato per l’IVA dovuta;
  • Le pubbliche amministrazioni che non sono titolari di alcun tipo di conto corrente né presso la Banca d’Italia, né presso altri istituti di credito, né presso le Poste, versano l’IVA dovuta direttamente all’entrata del bilancio dello Stato con imputazione ad un articolo di nuova istituzione del capitolo 1203.

Codice Tributo
Per effettuare il versamento dell’IVA si utilizza l’apposito modello F24 Enti Pubblici in cui occorre inserire il:

  • Codice 620E, per lo specifico tributo denominato «IVA dovuta dalle PP.AA.- Scissione dei pagamenti - art. 17-ter del DPR n. 633/1972”, si tratta, in altri termini, dell’IVA divenuta già esigibile;
  • Codice 6040 per il tributo denominato “IVA dovuta dalle PP.AA. - Scissione dei pagamenti - art. 17-ter del DPR n. 633/1972”, questo secondo codice si utilizza per l’imposta in parola, ossia per le Pubbliche Amministrazioni che effettuano il versamento unificato dell’IVA;

Come compilare il modello F24
Per quanto riguarda le modalità di compilazione del Modello F24 Enti Pubblici, occorre ricordare che:

  • nella sezione “Contribuente» occorre indicare il codice fiscale della PA e la denominazione o ragione sociale della pubblica amministrazione che effettua il versamento;
  • nella sezione “Dettaglio Versamento" occorre indicare:
    • nel campo “sezione”, il valore “F” (Erario);
    • nel campo “codice tributo/causale”, il codice tributo;
    • nel campo “riferimento A”, il mese per cui si effettua il pagamento, nel formato “00MM”;
    • nel campo “riferimento B”, l’anno d’imposta per cui si effettua il pagamento, nel formato “AAAA”.

Nel caso in cui le Pubbliche Amministrazioni e gli Enti locali optino per il versamento unificato dell’IVA (e utilizzino, quindi, il secondo dei codici indicati sopra), il codice tributo va inserito nella sezione “Erario” in corrispondenza delle somme indicate nella colonna “importi a debito versati”, con l’indicazione nei campi “rateazione/regione/prov./mese rif.” e “anno di riferimento”, del mese e dell’anno d’imposta per cui si effettua il pagamento, rispettivamente, nei formati “00MM” e “AAAA”.

Per le pubbliche amministrazioni che non possiedono alcun conto corrente in nessun istituto di credito e che, quindi, versano l’IVA direttamente allo Stato, occorre ricordare che i versamenti devono essere imputati al capo 8, capitolo 1203, articolo 12 del bilancio dello Stato.

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