Come abbassare Isee entro il 31 dicembre

Simone Micocci

6 Dicembre 2023 - 14:56

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C’è ancora tempo per assicurarsi che l’Isee 2024 non risulti elevato: ecco alcuni consigli utili per ridurre legalmente il valore dell’attestazione.

Come abbassare Isee entro il 31 dicembre

Abbassare l’Isee, avendo così maggiori possibilità di accedere a bonus e agevolazioni, è possibile, tuttavia è consigliato muoversi con largo anticipo in quanto solitamente i vantaggi degli interventi fatti per ridurre il valore dell’attestazione si vedranno con due anni di ritardo.

Ricordiamo, infatti, che per il calcolo dell’Isee si tiene conto dei redditi e dei patrimoni aggiornati a due anni prima dalla presentazione della Dichiarazione sostitutiva unica.

Per l’Isee 2024, quindi, si terrà conto di redditi e patrimoni percepiti lo scorso anno (2022), quindi potrebbe essere ormai troppo tardi per intervenire. Tuttavia, in alcune circostanze è possibile richiedere l’Isee cosiddetto corrente, con il quale si guarda agli ultimi 12 mesi tanto per la situazione reddituale quanto per quella patrimoniale.

Quindi, laddove sussistano le condizioni per il rilascio dell’Isee corrente nel 2024, si è ancora in tempo per effettuare qualche piccolo accorgimento utile ad abbassare il valore della prossima attestazione.

A tal proposito, ecco una guida utile con tutte le istruzioni a riguardo, partendo appunto dall’Isee corrente che già di per sé rappresenta uno strumento utile a ridurre l’indicatore.

Come abbassare l’Isee con l’Isee corrente

La soluzione più utilizzata per abbassare l’Isee risponde alla possibilità di richiedere l’Isee corrente, con il quale, come anticipato, anziché tener conto di redditi e patrimoni di due anni prima si considerano quelli dell’anno precedente.

Nel dettaglio, l’Isee corrente si può richiedere laddove si verifichino, alternativamente, le seguenti variazioni:

  • della situazione lavorativa (perdita del rapporto di lavoro) ovvero un’interruzione dei trattamenti previdenziali, assistenziali e indennitari non rientranti nel reddito complessivo per uno o più componenti del nucleo familiare;
  • della situazione reddituale complessiva del nucleo superiore al 25%;
  • della situazione patrimoniale complessiva del nucleo superiore al 20%.

Quindi, laddove la situazione economica sia più svantaggiosa nel 2023 rispetto al 2022, allora conviene richiedere l’Isee corrente così da abbassare l’indicatore e avere maggiori possibilità di percepire prestazioni per il sostegno del reddito.

Come abbassare l’Isee legalmente

Volendo pensare a delle soluzioni legali per abbassare l’Isee ne possiamo individuare almeno quattro.

Come prima cosa è bene capire quali sono le informazioni utili per calcolare l’Isee. Nel dettaglio, per individuare l’Indicatore si tiene conto di redditi e patrimoni relativi a due anni prima della presentazione della DSU. Per l’Isee 2024 i redditi e i patrimoni da prendere in considerazione sono quelli del 2023.

Per abbassare l’Isee, quindi, bisogna intervenire su questi due parametri, ma in maniera del tutto legale.

Sarebbe semplice, infatti, omettere alcune informazioni per abbassare l’Isee, ma in questo modo si sarà esposti al rischio di gravi sanzioni pecuniarie: l’omissione, infatti, potrebbe essere accertata da un successivo controllo fiscale, il quale avrebbe un valore retroattivo.

Di conseguenza, se dovesse essere accertata un’omissione che ha comportato un abbassamento dell’Isee, l’interessato potrebbe essere costretto a restituire tutte le prestazioni assistenziali ricevute per merito dello stesso.

Come fare allora? Ci sono tre soluzioni interessanti che possiamo approfondire, sulle quali intervenendo oggi o comunque entro il 31 dicembre 2023 ci si mette nella condizione di poter abbassare l’Isee 2025 o persino l’Isee 2024 laddove sia possibile richiedere l’Isee corrente.

Abbassare l’Isee intervenendo sulla giacenza media dei conti correnti

Per abbassare l’Isee, il contribuente potrebbe procedere con la cointestazione di un conto corrente bancario o postale. In questo modo, infatti, la quota di spettanza cala notevolmente. La giacenza media dello stesso, infatti, viene considerata nell’Isee per la metà dell’importo.

Va detto, però, che deve trattarsi di una persona esterna al nucleo familiare; diversamente, anche se cointestato, la giacenza media del conto corrente pesa per intero sull’Isee. La cointestazione, quindi, deve essere con un’altra persona di fiducia; l’importante è che non appartenga al nucleo familiare.

Attenzione: i rischi di avere un conto cointestato con una persona non di fiducia superano i vantaggi di abbassare l’Isee. Prima di prendere questa decisione, quindi, valutate se conviene avere un conto cointestato con un’altra persona così da avere un Isee più basso.

Abbassare l’Isee intervenendo sui beni immobili non abitati

Altra possibilità è quella di intervenire sulle proprietà. Il possesso di beni immobili, infatti, aumenta l’Isee specialmente nel caso in cui questi sono inservibili e inabitati.

Di conseguenza, conviene concedere l’immobile in usufrutto: la nuda proprietà dello stesso, infatti, non rientra nel calcolo dell’Isee.

Investire in Btp

Una novità assoluta per l’Isee 2024 è la possibilità che i soldi investiti in titoli di Stato non vengono considerati nell’Isp, ossia nella somma dei patrimoni mobiliari e quelli immobiliari, ma solo entro un limite annuo di 50 mila euro.

Chi oggi ha dei risparmi sul conto corrente può quindi approfittare di questa agevolazione acquistando Btp, in modo da eludere legalmente questi soldi dal calcolo dell’Isee.

A tal proposito, ricordiamo che per il calcolo dell’Isee si prendono i redditi e si sommano al 20% dei patrimoni; tagliando 50.000 euro di patrimonio immobiliare, quindi, l’indicatore si abbassa di 10.000 euro nel caso della persona sola, importo che si riduce per le famiglie numerose in quanto c’è da considerare anche la scala di equivalenza.

Investendo oggi in Btp, quindi, si abbassa sicuramente l’Isee 2025 e non è da escludere che proprio l’investimento fatto permetta di soddisfare le condizioni per la richiesta dell’Isee corrente abbassando l’indicatore già nel 2024.

Modificare il nucleo familiare

L’ultimo consiglio che vi diamo è quello che prevede una modifica al nucleo familiare, sempre che ovviamente ce ne siano le condizioni.

Nel nucleo familiare, infatti, rientrano tutti coloro che sono nello stesso stato di famiglia, ossia che vivono sotto lo stesso tetto, più eventuali altri familiari a carico.

A tal proposito, è bene sapere che in alcuni casi è possibile dividere lo stato di famiglia, escludendo quelle persone che pur vivendo nella stessa residenza costituiscono un nucleo familiare separato e distinto.

Ciò è possibile quando tra i coabitanti non sussistono legami di parentela o vincoli affettivi: in tal caso si può togliere una persona dal nucleo, soluzione molto conveniente qualora questa percepisca un reddito elevato o comunque abbia da parte un ingente patrimonio.

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