IRAP 2022, a chi andrà il taglio della Legge di Bilancio: le novità

Anna Maria D’Andrea

17/12/2021

02/12/2022 - 15:00

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IRAP 2022, abolizione per le persone fisiche a partire dal 1° gennaio: a chi spetta? Le novità nel maxi emendamento del Governo alla Legge di Bilancio 2022.

IRAP 2022, a chi andrà il taglio della Legge di Bilancio: le novità

IRAP 2022, è ufficiale l’abolizione a partire dal 1° gennaio per le persone fisiche.

A prevederlo è il testo del maxi emendamento del Governo alla Legge di Bilancio 2022, presentato in Senato il 17 dicembre 2021 e frutto dell’accordo politico raggiunto sul primo tassello della riforma fiscale.

Accanto all’IRPEF, a cambiare dal 1° gennaio 2022 sarà anche l’IRAP, e i soggetti interessati dal taglio saranno le persone fisiche esercenti attività commerciali, arti e professioni indicate al comma 1, articolo 3 del decreto legislativo n. 446/1997, alle lettere b) e c).

L’IRAP sarà cancellata per circa 840 milioni di lavoratori autonomi e ditte individuali, il 41,2% del totale dei soggetti passivi dell’imposta.

Del totale degli 8 miliardi stanziati dalla Legge di Bilancio 2022 per la riduzione della pressione fiscale, 1,2 miliardi di euro andranno al taglio dell’IRAP, una quota minoritaria ma in ogni caso di un primo passo.

I dettagli sono contenuti nel maxi emendamento alla Legge di Bilancio 2022 presentato dal Governo. La discussione in Aula al Senato è prevista dal 21 dicembre.

IRAP 2022, a chi andrà il taglio della Legge di Bilancio: le novità

L’abolizione dell’IRAP 2022 interesserà le persone fisiche individuate al comma 1, articolo 3, lettere b) e c) del decreto legislativo n. 446/1997, ovvero gli esercenti attività commerciali e arti e professioni.

Questo l’ambito applicativo del taglio in arrivo con la Legge di Bilancio 2022 previsto dal maxi emendamento del Governo, depositato in Senato il 17 dicembre 2021.

Sul taglio dell’IRAP la Legge di Bilancio 2022 prevede che parte degli 8 miliardi stanziati vengano utilizzati per la riduzione dell’aliquota dell’imposta, nell’ambito degli interventi volti a rendere meno gravoso il peso del Fisco sui fattori produttivi.

L’IRAP è accanto all’IRPEF una delle “imposte bersaglio” dei primi interventi che daranno il via alla riforma fiscale.

Più che verso una riduzione dell’aliquota si va verso una cancellazione totale dell’imposta, che interesserà professionisti e ditte individuali.

Stando ai dati indicati nella relazione illustrativa al maxi emendamento del Governo, a beneficiarne saranno circa 835.000 contribuenti, su una platea complessiva di 2.028.000 soggetti passivi. Il taglio interesserà quindi il 41,2% del totale dei soggetti che attualmente versano l’IRAP.

Le risorse stanziate ammontano a 1,2 miliardi di euro, costo annuo dell’intervento sull’imposta per il 2022 e per i periodi d’imposta successivi.

L’alleggerimento del carico fiscale si affianca ad una semplificazione, considerando che per tali soggetti verrà meno l’obbligo di presentare la dichiarazione IRAP. Un connubio che segna l’avvio della riforma del Fisco anche per i titolari di redditi da lavoro autonomo e che si affianca alla revisione delle aliquote IRPEF.

IRAP e IRPEF, 8 miliardi per la riduzione nella Legge di Bilancio 2022

L’emendamento del Governo integra l’articolo 2 del disegno di Legge di Bilancio 2022, per definire gli interventi da attuare in materia di IRPEF e IRAP.

Per quel che riguarda l’IRAP, in parallelo al taglio dell’imposta è prevista l’istituzione di un Fondo presso il MEF pari ad un totale di 192.252.000 di euro annui, finalizzato a compensare Regioni e Province autonomo della riduzione delle entrate fiscali derivanti dall’applicazione dell’aliquota base dell’IRAP, non compensate nell’ambito del finanziamento sanitario corrente del SSN a cui concorre lo Stato, ovvero derivanti dall’applicazione delle maggiorazioni regionali correnti.

Una misura consequenziale al taglio IRAP che, come suggerito da Bankitalia nel corso dell’audizione del 23 novembre 2021 presso le Commissioni Bilancio riunite di Senato e Camera, tiene conto del ruolo dell’imposta nel finanziamento del Servizio sanitario nazionale.

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