Dopo la rinuncia di Larry Summers, ormai i giochi per la presidenza della Federal Reserve, la banca centrale più potente del mondo sembrano fatti.
Tutti sembrano volerla, tutti l’appoggiano. Gli investitori appaiono sicuri, 200 economisti hanno addirittura firmato un appello al Presidente Barack Obama perché scelga lei, tra questi anche un premio Nobel Joseph Stiglitz che in un articolo pubblicato sul New York Times undici giorni fa ha scritto:
raramente le scelte da prendere sono state così esreme, gli interessi così grandi. Non sorprende che la scelta di chi dovrà guidare la FED abbia suscitato emozioni così forte. La signora Yellen ha raggiunto risultati impressionanti in ogni lavoro che ha ricoperto. Il Paese ha davanti a se un candidato che ha giocato un ruolo fondamentale nel creare i problemi economici che stiamo affrontando oggi (Larry Summers) e un altro candidato di enorme levatura, esperienza e giudizio.
Sì, stiamo parlando proprio di lei, Janet Yellen, la donna che con molte probabilità tra pochi mesi comanderà la Federal Reserve. Potrebbe essere la prima donna al mondo a ricoprire un incarico così importante e dato il suo curriculum, sembra meritarlo a pieno.
Ma cerchiamo di capire chi è Janet Yellen, attuale vicepresidente della Fed e probabile prossima presidente.
La carriera
Newyorkese, 67 anni, Janet Yellen ha molti anni di studio e di carriera alle spalle. Laureata in economia con lode alla Brown, una delle più importanti università americane, Ph. D a Yale e poi Harvard e Berkeley.
Sposata con il premio Nobel per l’economia George Akerlof nel 1994 entra a far parte del consiglio dei sette governatori della banca centrale statunitense dove si distingue per la spiccata intelligenza e per il modo informale in cui tratta anche gli argomenti cruciali di materia economica.
Nel ’96 fu lei a far da relatrice per una decisione che cambierà le sorti degli Stati Uniti: la fissazione per la politica monetaria della FED di un target d’inflazione che avesse la priorità sulla crescita.
Venne così approvato il target del 2%. Anche se da allora le cose sono cambiate, il momento fu di importanza capitale.
Nel 1997 Bill Clinton la chiama alla Casa Bianca come consigliere economico, poi, nel 2004 ritorna alla FED in qualità di presidente della banca centrale di San Francisco.
La crisi americana
Fu proprio in quel periodo che ebbe inizio la più grande crisi finanziaria che il mondo abbia conosciuto. Quando tutti non avevano ancora capito quale sarebbe stata la reale portata di quello che stava per succedere, l’11 dicembre 2007 Janet Yellen fece ai suoi colleghi Governatori una previsione che oggi si è rivelata quanto mai lungimirante: parlò di blocco del credito, di recessione economica, di uno stop del sistema bancario ombra. Quando tutti negavano, lei ci “aveva visto lungo”.
Estimatori e detrattori
Gli investitori vogliono lei, lo dimostra l’andamento borsistico all’indomani della rinuncia di Larry Summers, quando la sua candidatura per la presidenza è divenuta sempre più probabile.
Ma perché? Perché, nonostante le decisioni prese in passato, Janet Yellen è considerata una “colomba”, attenta alla crescita e molto meno all’inflazione. Lo dimostra il suo appoggio alla politica economica espansiva iniziata da Obama nel 2010:
Non c’è alcuna prova che grandi deficit pubblici provochino un’elevata inflazione nei Paesi sviluppati con una banca centrale indipendente»
Disse stupendo molti.
I suoi detrattore le criticano invece la scarsa esperienza in materia di controllo bancario, uno dei compiti cardine delle banche centrali. A questo proposito però, bisogna ricordare che nel periodo della sua presidenza alla banca centrale di San Francisco, la Yellen ha dato prova di potercela fare. Nel momento più acuto di recessione infatti, moltissime banche americane hanno affrontato crack finanziari di notevole portata, mentre la Well Fargo, una delle maggiori banche controllate da San Francisco, ha superato i problemi abbastanza agevolmente.
Nei suoi anni da vicepresidente della FED, iniziati nel 2010, Janet Yellen ha dimostrato di avere un carattere forze, rimanendo totalmente esclusa dal dibattito politico e tenendo sotto controllo svariate volte le intemperanze dei colleghi “falchi”.
Adesso la decisione finale spetta a Barack Obama, sceglierà Janet Yellen come successore di Ben Bernanke? Lo scopriremo presto.
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