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I 5 migliori indicatori di analisi tecnica per il trading

Redazione Finance

28/03/2023

29/03/2023 - 10:56

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Quali sono gli indicatori più utilizzati nel trading? Dalle alle mobili all’RSI, analizziamo funzionalità e utilità dei migliori indicatori per l’analisi tecnica.

I 5 migliori indicatori di analisi tecnica per il trading

Tutti i trader, dai più esperti a quelli alle prime armi, tendono a utilizzare migliori indicatori tecnici per il trading, cercando continuamente di migliorare il loro utilizzo e, di conseguenza, la loro efficacia predittiva.

L’obiettivo di molti è quello di capire quali siano gli indicatori tecnici che, insieme, sono in grado di fornire segnali validi di ingresso e di uscita. Spesso, infatti, non è abbastanza scegliere solo uno o due indicatori tecnici ma è opportuno utilizzare gli indicatori di trading migliori che siano in grado di collaborare in maniera eccellente insieme.

I 5 migliori indicatori per il trading

In questo articolo, in collaborazione con XTB, illustriamo i 5 migliori indicatori tecnici da utilizzare nel trading, facendo esempi pratici corredati da grafici e cercando di suggerire la migliore combinazione tra di essi. XTB è un broker di investimento one stop shop di livello mondiale, con una presenza globale in oltre 13 paesi, autorizzato regolamentato dalle principali istituzioni di regolamentazione finanziaria. La piattaforma XTB offre l’accesso a più di 5.800 strumenti finanziari - sia strumenti con proprietà, azioni ed ETF reali, sia strumenti derivati di tipo CFD.

1) Medie mobili

L’indicatore più utilizzato in assoluto in analisi tecnica è la media mobile. La media mobile corrisponde alla media dei prezzi di un lasso di tempo predefinito e il termine “mobile” sta ad indicare il fatto che la media viene ricalcolata dinamicamente ad ogni aggiornamento del grafico secondo il timeframe utilizzato.

Nell’analisi tecnica viene spesso utilizzato l’incrocio delle medie mobili per individuare segnali di ingresso o di uscita sul mercato oppure per capire la tendenza del prezzo al momento dell’analisi.

L’incrocio delle medie può essere doppio o triplo, a seconda del numero di medie che viene utilizzato contemporaneamente sul grafico. In linea generale si tende ad incrociare medie mobili con range temporali brevi (20 periodi), medi (60 periodi) e di lungo periodo (200 periodi). Il segnale dato dall’incrocio delle medie mobili è considerato affidabile su timeframe medio-lunghi, quindi dal giornaliero in su.

Un incrocio rialzista si ha quando le medie di breve-medio periodo, dopo aver tagliato la media di lungo, si trovano al di sopra della stessa. Viceversa, nel caso di segnale ribassista avremo le medie di breve e medio periodo che dall’alto tagliano la media di lungo andando a posizionarsi stabilmente sotto di essa.

I segnali dati dall’incrocio delle medie mobili sono in genere da validare con altri indicatori quali l’RSI o l’ADX per permettere una migliore generazione dei segnali.

Le medie mobili vengono spesso utilizzate anche come soglie psicologiche di prezzo, indicando livelli grafici di supporto e resistenza che in questo caso vengono detti supporti o resistenze dinamici.

Dal grafico seguente è possibile vedere come su un grafico daily ad un incrocio a ribasso della media mobile a 20 giorni con quella a 200 giorni sia corrisposto calo di prezzo nel breve periodo mentre il successivo incrocio con la media di breve periodo è corrisposto all’innestarsi di un duraturo trend discendente.

2) Relative Strenght Index (RSI)

Il Relative Strenght Index (RSI) è tra gli indicatori più utilizzati in analisi tecnica per via dei segnali precisi che l’indicatore è capace di generare grazie alla sua natura statistica.

Il calcolo dell’RSI è basato infatti sulla correlazione tra giorni “positivi” e giorni “negativi” dalla quale risulta un indicatore con valori compresi tra 0 e 100. L’area di ipervenduto corrisponde per livelli al di sotto di 30, mentre l’area di ipercomprato corrisponde all’area al di sopra di 70. La zona di neutralità si ha intorno al valore di 50.

Quando l’RSI si trova in area di ipercomprato, o è in procinto di entrarvi, sta ad indicare una fase rialzista di prezzo, viceversa quando si trova in zona di ipervenduto l’indicatore suggerisce una fase di ribasso.

Un prolungato stazionamento nei valori di ipervenduto o di ipercomprato dell’indicatore indica, in genere, una possibile inversione di trend soprattutto se accompagnata da divergenze grafiche cioè quando l’andamento del grafico non si riflette nei valori indicati dal RSI.

L’indicatore RSI non viene generalmente utilizzato da solo ma viene accompagnato dal MFI (Money Flow Index) che altro non è che l’RSI pesato per i volumi (se il Broker consente l’utilizzo della statistica).

Nel caso di impossibilità di utilizzo del MFI, l’RSI si accompagna spesso con l’ADX o l’incrocio di medie mobili.

Nel grafico sottostante è possibile vedere come l’RSI abbia seguito l’andamento del cambio Euro-Dollaro, spostandosi verso le aree di ipercomprato ed ipervenduto nei casi rispettivamente di rialzo e di ribasso dell’EurUsd. Si noti come nella parte destra del grafico, l’RSI non entra sempre in area di ipervenduto ma a volte ne fuoriesce rimanendo appena sopra di essa.

In casi come questi, l’inversione di trend è generalmente difficile poiché l’indicatore segnala la debolezza persistente dello strumento finanziario analizzato.

Quando i valori del RSI segnano un picco delle aree di ipercomprato o ipervenduto si potrebbe essere invece in presenza di rimbalzi di prezzo (come si denota dal picco massimo di quotazione del cambio Euro-Dollaro nel grafico sottostante).

3) Average Directional Index (ADX)

L’Average Directional Index (ADX) è un indicatore utile a misurare la forza e la direzionalità di un trend. Questo indicatore si compone di 3 parti: ADX, +DM e -DM.

Questo indicatore serve a capire la forza di un trend - quando questo indicatore assume valori superiori a 25-30 sta indicando tendenzialmente un trend forte in atto. Il +DM e il -DM vengono usati allo stesso modo delle medie mobili, quando il +DM si trova al di sopra del -DM siamo in presenza di un segnale rialzista, viceversa nel caso opposto.

Incrociando insieme tutte e tre le componenti, sarà possibile generare segnali di rialzo o ribasso con la relativa forza del trend.

L’ADX è uno degli indicatori più utilizzati, tuttavia, è molto difficile che venga utilizzato da solo a causa della facilità di generazione dei segnali. In genere, l’ADX viene accompagnato da indicatori più precisi quali l’RSI o l’MFI (se disponibile).
Nel grafico che segue è possibile vedere come l’ADX abbia generato un segnale di ribasso (segnalato con il cerchio bianco) nel grafico del cambio Euro-Dollaro.

4) Bande di Bollinger

Le Bande di Bollinger sono molto utilizzate nel mondo dei mercati finanziari. Essendo un indicatore di volatilità (poichè le bande misurano la deviazione standard del prezzo, ossia lo scostamento della quotazione dal prezzo medio) sono uno strumento molto utile nel mercato valutario.

Più che per generare segnali rialzisti o ribassisti, le bande di Bollinger vengono utilizzate come livelli di resistenza e di supporto dinamici. Infatti, generalmente, la banda superiore ha la funzione di resistenza dinamica mentre la banda inferiore da supporto dinamico. Molti trader tendono a posizionarsi sui livelli delle bande per giocare possibili rimbalzi di prezzo.
Le bande di Bollinger potrebbero essere di per se utilizzate da sole ma è sempre meglio confrontarle con l’incrocio delle medie mobili o con l’indicatore ADX per permettere di avere un quadro migliore della configurazione grafica in atto.

Nel grafico seguente è possibile vedere, dai cerchi in colore azzurro, come le bande di Bollinger possano essere usate efficacemente come livelli di supporto e resistenza grafica.

5) Moving Average Convergence/Divergence (MACD)

Il Moving Average Convergence/Divergence (MACD) è composto da 3 parametri principali corrispondenti a 3 medie mobili di periodi diversi. I periodi presi generalmente in considerazione sono di 12, 26 e 9.

La differenza tra la media a 12 periodi e quella a 26 forma l’istogramma MACD mentre la media mobile a 9 periodi forma la linea di segnale.

Il MACD viene usato come generatore di segnali i quali vengono interpretati attraverso l’incrocio della linea di segnale con l’istogramma.
Generalmente non viene utilizzato da solo come indicatore di analisi tecnica ma, il più delle volte, viene accompagnato da indicatori più statistici come ad esempio l’RSI.

In questo grafico è possibile vedere come il MACD sia riuscito a segnalare con successo i punti di rottura dei trend verificatisi sul cambio EUR/USD.

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