La guerra commerciale Usa-Ue rischia di indebolire il ruolo del WTO. Money.it ha raccolto le considerazioni di due importanti economisti del risparmio gestito
La decisione unilaterale di Trump di imporre dazi sulle importazioni di alluminio e acciaio ha un aspetto storico davvero importante. Perché la World Trade Organization (WTO), il cui compito principale stabilito dallo statuto è quello di rimuovere gli ostacoli al libero commercio internazionale, non si è ancora espressa al riguardo?
Money.it ha raccolto l’opinione di due importanti economisti, i quali ritengono che la delicata situazione potrebbe presto alterare gli equilibri internazionali fra le prime economie del mondo.
Silvia Dall’Angelo, senior economist della casa di gestione britannica Hermes IM, ritiene che il ruolo del WTO nello scenario globale si sia notevolmente indebolito negli ultimi anni.
“L’istituzione ha faticato ad evolversi per far fronte ad un mutato scenario internazionale e, in particolare, per rispondere alle sfide poste dalla comparsa di nuovi importanti soggetti non completamente rispettosi delle leggi di mercato”, ha spiegato la Dall’Angelo a Money.it.
Per l’economista la recente decisione unilaterale presa dall’amministrazione Trump ha contribuito a sminuire il ruolo del WTO, in quanto ha mostrato al mondo che è possibile imboccare strade alternative per risolvere dispute commerciali di scala internazionale.
Dal canto suo l’Unione Europea si sta preparando a contestare le tariffe imposte dagli Stati Uniti su acciaio e allumino presso il WTO, “ma sembra improbabile che l’istituzione internazionale possa risolvere la questione con successo”, sostiene Dall’Angelo.
Se il WTO dovesse dare ragione agli Stati Uniti, ammetterebbe le ragioni di sicurezza nazionale come valida eccezione alle regole di libero commercio, creando un precedente per simili giustificazioni a tariffe commerciali in futuro. Se, invece, il WTO dovesse dare ragione all’Unione Europea, gli Stati Uniti ignorerebbero in tutta probabilità il pronunciamento del WTO, implicando un ulteriore indebolimento dell’istituzione internazionale. La soluzione preferibile sembra essere un accordo bilaterale tra Stati Uniti e Unione Europea, in base al quale l’Ue sia esclusa dalle tariffe su acciaio e alluminio in virtu’ del suo status di alleato strategico degli Usa
L’eventuale rottura tra Usa e WTO rafforzerebbe i programmi commerciali della Cina
La possibilità di una rottura fra gli Stati Uniti d’America e l’organizzazione internazionale del commercio potrebbe addirittura favorire un terzo player, fra i principali dello scacchiere internazionale, ovvero la Cina.
Questo è il pensiero di Philippe Waechter, chief economist di Natixis Asset Management, secondo il quale le due principali potenze del commercio "vogliono stabilire le proprie regole per il commercio internazionale, con il rischio che si allontanino dalle regole del WTO e che riprendano una strategia bilaterale a tutto campo, che non sarà equa per le parti in generale".
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