Grindr lancia le emoji gay: ecco com’è cambiata l’app per gli incontri

Federica Scano

16/03/2017

23/03/2017 - 17:02

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Grindr presenta le nuove emoji gay. L’applicazione per gli incontri si schiera dalla parte del dating LGBT. Ecco tutte le nuove emoticon disponibili con il nuovo aggiornamento.

Grindr lancia le emoji gay: ecco com’è cambiata l’app per gli incontri

Grindr, l’app di dating LGBT che conta più di due milioni di ragazzi registrati provenienti da 196 paesi al mondo, si rinnova con le nuove emoji gay e stringe un occhio al dating LGBT. Così anche il mondo delle emoticon e delle app si schiera dalla parte dei diritti degli omosessuali.

Le nuove emoji gay disponibili nella chat di Grindr, una delle app di incontri nata nel 2009 e inizialmente scaricabile solo nell’Apple Store, si destreggiano tra l’ironia e il tabù.

Nessuna app fino ad oggi aveva creato delle emoticon così esplicite. Il mondo delle faccine si è ampliato tanto a partire da quelle che l’8 marzo hanno promosso i diritti delle donne, a quelle create per il sostegno delle famiglie arcobaleno e ancora quelle dedicate a chi è stato vittima di discriminazioni per il colore rosso dei capelli.

Le nuove emoji di Grindr però sono uniche e per la prima volta difendono apertamente le pari opportunità di comunicazione delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trasgender.

Le emoji che usiamo per comunicare con i nostri cari rispecchiano chi siamo e attraverso le faccine possiamo trasmettere agli altri la percezione che abbiamo su noi stessi. Per questo Grindr sia voluto andare incontro anche a quelle persone che non erano rappresentate dalle emoji nelle app di incontri per gli smartphone.

A rivelare l’importanza delle emoji è stato proprio uno studio pubblicato su Trends in Cognitive Science, dalla "cyberpsicologa" Linda Kaye, dell’università britannica di Edge Hill.

L’utilizzo delle emoji e delle emoticon influisce sulle nostre relazioni sociali perché indica la nostra personalità in un contesto asettico come quello di una chat dello smartphone.

La psicologa del web Linda Kaye ha spinato la strada di espressione intrapresa da Grindr dichiarando:

"Il più delle volte usiamo gli emoji come i gesti, come un modo di valorizzare le espressioni emotive. Ci sono molte peculiarità nel modo con cui gesticoliamo e le emoji sono qualcosa di simile, soprattutto nei differenti modi sul come e perché le usiamo".

Grindr, la sensibilizzazione con le nuove emoji gay

Grindr con le sue emoji gay adesso rappresenta anche l’universo LGBT promuovendo la libertà di espressione nelle chat degli app per gli incontri. La famosa app per il dating gay con il suo ultimo aggiornamento si è ampliata con più di 400 emoticon gay.

Le emoji gay su Grindr con ironia o malizia puntano ad esprimere il gioco della seduzione omosessuale perdendo ogni tabù. Con il nuovo aggiornamento della app Grindr per smartphone il mondo LGBT ha a disposizione un totale di 500 nuove emoji, di cui 100 sono gratuite e le restanti 400 sono utilizzabili solo a pagamento.

I simboli, che arricchiranno ancora di più di immagini le conversazioni istantanee, vanno dai più allusivi e ironici paragoni con le verdure (sono state scelte soprattutto le melanzane), alle più irriverenti immagini dedicate ai feticisti.

Desideri, preferenze e intenzioni di ogni tipo saranno rappresentate nella chat di Grindr.

L’intento di Grindr però va al di là di una semplice chat di messaggistica istantanea. Lo scopo dell’app fondata dall’israeliano Joel Simkhai è quello di sensibilizzare le persone sui diritti LGBT.

Tra le emoji infatti non mancano le immagini che ritraggono coppie omosessuali interrazziali con tanto di gattino e cagnolino al seguito. Un invito ad una riflessione più profonda sui diritti per le coppie di fatto omosessuali.

Non sono mancate però le polemiche in seguito all’uscita del nuovo aggiornamento con le emoji di Grindr. Oltre a coloro che hanno visto la scelta di Grindr come una provocazione nei confronti del nuovo presidente statunitense Donald Trump, in tanti non hanno apprezzato alcune emoticon.

Sotto accusa ci sono le immagini che ritraggono un naso che sniffa una bottiglietta di Popper (una sostanza stupefacente diffusa nei sexy shop), una «T» dorata che allude ai cristalli di metanfetamine usati nella produzione di stupefacenti e la pillola blu 701 della Prep, la profilassi preventiva per rapporti ad alto rischio HIV.

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