Green pass colf e badanti: regole, come funziona e novità

Teresa Maddonni

19 Ottobre 2021 - 16:20

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Il green pass per colf e badanti è obbligatorio dal 15 ottobre. Cosa rischia chi non ce l’ha? Quando bisogna lasciare casa con le nuove regole? Vediamo come funziona e le novità nelle FAQ del governo.

Green pass colf e badanti: regole, come funziona e novità

Il green pass colf e badanti per lavorare è obbligatorio dal 15 ottobre ed è stato introdotto dal decreto n.127 del 21 settembre 2021 che ne ha dettato le regole.

A spiegare come funziona il green pass per colf e badanti nel dettaglio, e più in generale per tutti i lavoratori pubblici e privati, specie i controlli, sono arrivati i Dpcm di Draghi.

Le FAQ del governo aggiornate a più riprese hanno in ultimo introdotto delle novità per il green pass di colf e badanti. Cosa rischiano colf e badanti senza green pass al lavoro? Chi controlla e quando una badante deve lasciare la casa dell’assistito? A questa e altre domande rispondiamo con la nostra guida.

Cosa rischia la badante senza green pass e novità

A stabilire cosa rischia la badante senza green pass, come anche la colf o la baby sitter, è il decreto del governo che estende anche a questa categoria di lavoratori quanto disposto per il settore privato.

L’obbligo di green pass infatti è stato esteso a tutti i soggetti “che svolgono, a qualsiasi titolo, la propria attività lavorativa o di formazione o di volontariato nei luoghi di cui al comma 1 (luoghi di lavoro privati n.d.r.), anche sulla base di contratti esterni.”

La mancata esibizione del green pass viene equiparata all’assenza ingiustificata che determina la sospensione dello stipendio. Le FAQ del governo aggiornate il 18 ottobre chiariscono questo aspetto.

In particolare per quanto concerne le badanti chiariscono quando le stesse, se non sono in possesso di green pass, devono abbandonare la casa dell’assistito e nel dettaglio:

  • sempre;
  • se convivente solo se la badante non è stata sottoposta a quarantena.

Le FAQ chiariscono anche che in caso di badante convivente con obbligo del datore di lavoro di fornirle vitto e alloggio secondo quanto stabilito dal CCNL; il mancato possesso di green pass non solo determina la sospensione dello stipendio, ma anche del vitto e alloggio stessi dal momento che viene meno la prestazione lavorativa.

La badante, chiariscono le FAQ, deve abbandonare l’alloggio anche quando, dopo la mancata esibizione del green pass per 5 giorni, la stessa deve essere sostituita. L’obbligo di green pass per le badanti viene quindi trattato alla stregua di quello vigente per le aziende con meno di 15 dipendenti.

In quanto assente ingiustificato perché non in possesso del green pass, quindi, il lavoratore non può prestare servizio. Per chi va al lavoro senza green pass inoltre scatta la multa che va dai 600 ai 1.500 euro, quindi anche per colf e badanti.

In generale per le aziende con meno di 15 dipendenti dopo il quinto giorno di assenza ingiustificata il datore di lavoro può sospendere il lavoratore senza green pass per la durata corrispondente a quella del contratto di lavoro stipulato per la sostituzione, comunque per un periodo non superiore a 10 giorni, rinnovabili per una sola volta, e non oltre il 31 dicembre 2021 termine dello stato di emergenza.

Colf e badanti sono equiparate con il nuovo decreto ai lavoratori privati pertanto il datore di lavoro, la famiglia, può considerare assente ingiustificato chi risulta inadempiente, sospenderlo quindi e sostituirlo.

Per colf e badanti tuttavia potrebbe anche scattare il licenziamento dal momento che per il lavoro domestico lo stesso è previsto senza conseguenze per il datore di lavoro.

L’obbligo vaccinale sarebbe stato di gran lunga di più facile applicazione per il settore, come lo è stato per i sanitari e non delle Rsa.

Green pass colf e badanti: chi controlla

L’obbligo di green pass per colf e badanti ha come conseguenza la verifica dello stesso. Ma chi controlla?

Per i collaboratori domestici, colf, badanti e baby sitter il controllo del green pass al lavoro spetta chiaramente al familiare della persona assistita.

Potrebbero esserci dunque dei chiari problemi organizzativi per i controlli del green pass di colf e badanti che possono essere effettuati con la app “VerificaC19”.

Il datore di lavoro che non controlla il green pass può essere sottoposto a una sanzione che va dai 400 fino ai 1.000 euro.

Con l’obbligo di green pass per colf e badanti vi sono anche delle problematiche da non sottovalutare:

  • che molte colf e badanti lavorano in nero;
  • che molte colf e badanti si sono vaccinate in estate nei loro Paesi di origine e molte con Sputnik, vaccino russo non riconosciuto in Europa e che per questo non dà diritto al green pass;
  • l’impossibilità per molte colf e badanti di vaccinarsi in Italia.

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