Nel mercato del lavoro italiano c’è una professione in crescita esponenziale. Ecco qual è e perché sarà sempre più ricercata nei prossimi 3 anni
La popolazione mondiale sta progressivamente invecchiando e in Italia il processo è, se possibile, ancora più accentuato. Basti pensare che secondo le ultime rilevazioni Istat il numero degli ultraottantenni nel nostro Paese ha superato quello dei bambini con meno di 10 anni e che l’8% della popolazione italiana è considerata anziana.
Un processo preoccupante ma che, per i lavoratori domestici, potrebbe rivelarsi un’opportunità. Colf e badanti, secondo un recente studio di settore, saranno i professionisti più ricercati da oggi al 2028.
Colf e badanti saranno le figure più ricercate nei prossimi 3 anni
Qualche giorno fa uno studio di settore realizzato da Assindatcolf e dal Centro studi e ricerche Idos ha ipotizzato che nei prossimi 3 anni il fabbisogno italiano di colf e badanti supererà le 2 milioni di unità.
Ovvero circa 86.000 in più di quelli attualmente impiegati. Dei 2 milioni di lavoratori domestici necessari, circa il 32% saranno italiani, mentre il restante 68% dovrebbe essere formato da manodopera straniera.
Una crescita esponenziale che, oltre a modificare il nostro mercato del lavoro, imporrà una riflessione approfondita sull’immigrazione e sull’inquadramento contrattuale da dare a queste figure professionali.
Gli altri lavori più richiesti in Italia nel 2025
Che il mercato italiano del lavoro stia cambiando profondamente, lo conferma una recente ricerca di Unioncamere. L’ente governativo ha individuato le professioni più richieste del 2025 e ha provato a fare alcune ipotesi per gli anni a venire.
Tra le competenze attualmente più ricercate ci sono quelle relative a scienze, tecnologie, ingegneria e informatica. Ovvero quelle di base per ingegneri e informatici.
Insieme a questi professionisti ci sarà ampio spazio in futuro per chi si specializza nel mondo green e che possiede competenze relative all’edilizia sostenibile e all’efficienza energetica.
Gli altri due settori che avranno maggiore bisogno di manodopera saranno la sanità e il turismo. L’invecchiamento della popolazione, oltre ad aumentare la necessità di lavoratori domestici, farà crescere anche quella di medici, infermieri e fisioterapisti.
Nel settore turistico, invece, troveranno ampio spazio di crescita professionale i consulenti di viaggio, i professionisti specializzati in turismo sostenibile e gli organizzatori di eventi.
Cosa cambierà nel prossimo futuro
Un altro studio particolarmente interessante sul mercato del lavoro futuro è il «Future of Jobs Report 2025» prodotto dal World Economic Forum (WEF).
Secondo questa ricerca da qui al 2030 verranno creati circa 170 milioni di nuove posizioni a livello globale. E molte di esse non richiederanno né lauree né master.
Tra i settori a cui prestare maggiore attenzione ci sarà quello agricolo. La transizione verde dovrebbe portare a creare circa 34 milioni di nuovi posti di lavoro secondo il WEF.
Ottime possibilità ci saranno, secondo gli esperti, anche per gli autisti per le consegne, per i lavoratori edili e per gli addetti alle vendite, sempre più ricercati nel mondo del commercio al dettaglio.
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