Oggi si decide il futuro della Grecia: o accetta l’ultima proposta dei creditori o va in default sul debito. Il rischio Grexit aumenta e l’euro rischia il tracollo
Oggi pomeriggio, a partire dalle ore 14, inizierà la riunione d’emergenza dei ministri economici dell’Eurozona per discutere il destino della Grecia, alle prese con una drammatica situazione finanziaria. Il paese ellenico deve rimborsare 1,7 miliardi di euro al FMI entro il 30 giugno, altrimenti andrà in default tecnico. Atene non dispone di liquidità in cassa, così il Gruppo di Bruxelles (UE, BCE e FMI) – allo scopo di evitare il panico sui mercati e un pericoloso rischio contagio – è pronta ad accollarsi altre spese a patto che la Grecia rispetti un nuovo piano di riforme strutturali.
Dal canto suo il premier greco Alexis Tsipras ha dichiarato di non voler cedere a nessun tipo di ricatto o ultimatum. Tuttavia il cancelliere tedesco Angela Merkel ritiene che la proposta dei creditori sia fin troppo generosa. Si profila un braccio di ferro fino all’ultimo istante del summit. Gli investitori sono fiduciosi sulla possibilità di raggiungere un’intesa prima della scadenza del 30 giugno, ma il rischio di un mancato accordo resta un’opzione concreta. Se Atene non dovesse accettare la proposta dei creditori, lunedì mattina sul forex l’euro potrebbe subire violente vendite e gli spread sovrani schizzare pericolosamente verso l’alto.
A quel punto prenderebbero sempre più piede le possibilità di un default sul debito e di un’uscita della Grecia dall’euro. In caso di Grexit, il tasso di cambio euro/dollaro potrebbe accelerare vistosamente verso il basso puntando subito ai minimi dell’anno di area 1,0460. Tuttavia uno scenario così buio per la Grecia, e per l’Eurozona in generale, dovrebbe favorire un calo ancor più corposo della moneta unica: le previsioni di molti money manager, che si aspettano il raggiungimento della parità entro fine anno (ma anche meno!), potrebbero essere realmente concretizzate.
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