Grecia tra due fuochi: proposte del FMI e idee di Schauble. Il 20 febbraio la resa dei conti

Maurizio Contini

16/02/2017

La Grecia torna ad essere nell’interesse degli investitori per la sua situazione di nuovo critica. Cosa sta succedendo?

Grecia tra due fuochi: proposte del FMI e idee di Schauble. Il 20 febbraio la resa dei conti

La Grecia al momento si trova tra due fuochi: il Fondo Monetario Internazionale che richiede un taglio del debito per partecipare alla trance di prestito e l’Unione. L’Eurozona continua infatti a chiedere al paese un disavanzo del 3,5% del PIL per il prossimo anno, perseguendo così le manovre di austerity.

Ci sono inoltre due scadenze all’orizzonte che il paese ed entrambe sono piuttosto importanti per il paese. Il primo è il termine ultimo, stabilito per il 20 febbraio 2017, per decidere come procedere con la nuova trance di aiuti.
L’altro, decisamente più importante, è la scadenza dei bond, che prevede la restituzione di ben 8,5 miliardi di dollari.

Le parti al momento sono in disaccordo, dal momento che la Grecia chiede di non avere nuovi tagli, mentre l’Unione europea richiede della nuove manovre di austerità. Il problema principale è che non è ancora chiaro se si riuscirà a trovare un accordo.
Con l’avvicinarsi delle elezioni sono infatti molti i timori e per molti partiti accettare le condizioni della Grecia potrebbe implicare la sconfitta alle elezioni.

Moscovici intanto è volato in Grecia, per cercare di arrivare ad un accordo e rimettere in chiaro la situazione. L’Euro potrebbe ben presto risentire delle decisioni che verranno prese sulla Grecia.

Euro in pericolo per instabilità in Grecia

La questione sulla crisi greca è piuttosto controversa e dopo anni di millantata Grexit si potrebbe adesso arrivare veramente all’uscita del paese dalla moneta unica.
Il Fondo Monetario Internazionale chiede infatti un abbassamento del debito del paese e l’Unione europa invece nuove manovre di austerità.

Il FMI inoltre ha anche dichiarato che non sarebbe sufficiente solo abbassare il debito del paese, ma sarebbe anche necessario tornare ad una crescita sostenibile e cominciare ad applicare delle politiche ambiziose per la crescita economica del paese.

Una visione diametralmente opposta a quella di Wolfgang Schauble, che invece non ritiene idoneo passare al taglio del debito del paese, che al momento non è nel piano di marcia.
Schauble ha inoltre aggiunto che a queste condizioni la Grecia non può rimanere nell’area della moneta unica, dal momento che non riesce ad essere competitiva e pesa sugli altri paesi dell’eurozona.

Schauble ha ricordato inoltre come non sia possibile, in base ai trattati di Lisbona, effettuare un taglio del debito della Grecia, dato che non è previsto nelle clausole. Si deve però anche dire che comunque si potrebbe trovare uno spazio di manovra ed arrivare ad un punto d’incontro con il paese.
Il FMI infatti ha proposto un’estensione delle tempistiche per la restituzione, ipotesi che si potrebbe applicare.

Il Ministro delle finanze tedesco però non sembra essere intenzionato a prendere in considerazione la possibilità e continua a puntare sull’uscita del paese dall’eurozona, eventualità che porterebbe non poche ripercussioni sull’area in questione.

Contro le idee di Schauble non c’è solo la voce del FMI, ma anche Klaus Regling, Direttore generale del Meccanismo europeo di stabilità. Costui ha infatti sostenuto, dalle pagine del Financial Times, che non è intenzione dell’UE lasciare sola una delle sue nazioni.
Ma i dati sull’andamento del PIL in Grecia non sono dei migliori e nel terzo trimestre del 2016 il prodotto interno lordo è diminuito ulteriormente.

La Grecia vuole uscire dall’Euro?

Al momento la Grecia non sembra però intenzionata a tornare alla moneta nazionale e non ha infatti un piano per uscire dall’Euro. Non è mai stato creato un piano per l’abbandono della moneta unica e il ministro dell’economia greco non sembra essere al lavoro su piano di questo tipo.

La situazione inoltre non sembra inoltre idonea per ipotizzare uno sconvolgimento di questo tipo. Si stanno infatti tenendo i trattati per l’uscita della Gran Bretagna dal Regno Unito, in molti paesi si terranno le elezioni amministrative e le destre antieuropeiste sembrano essere in vantaggio.
Un momento delicato che potrebbe portare a serie conseguenze per la Grecia e per tutto l’asset della zona Euro.

Al momento quindi il modo migliore per scongiurare il default del paese sarebbe quello di seguire la strada ipotizzata dal FMI. Tutto sembra essere però nelle mani di Schauble e della forte Germania, che ad oggi non sembra interessata a fare passi indietro e a scendere a patti sulle politiche di austerità.

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