L’economia della Grecia non accenna a dare segni di miglioramento, la recessione imperversa da ormai sei anni e per il mese di marzo, la prima volta in 45 anni, i prezzi sono scesi al punto di portare l’inflazione in zona negativa. Per la prima volta dal 1968, la Grecia a marzo registra un mese di deflazione.
Deflazione: la prima volta dal 1968
Le scarse performance economiche e la recessione continuano a spingere al ribasso i prezzi dei prodotti in Grecia, così l’indice dei prezzi al consumo ha registrato per questo mese un dato negativo, che punta verso la deflazione.
Come mostrato dai dati pubblicati ieri, l’indice CPI (consumer price index) è sceso dello 0.2% su base annuale nel mese di marzo: il primo mese di deflazione dal 1968, spiega l’ufficio di statistica greco che insieme riporta anche la previsione per il calo dell’indice armonizzato UE al -0.2%.
Ad aggravare la difficile situazione recessiva del paese, non mancano poi le pesanti misure di austerity. L’amara medicina imposta al paese dalle autorità UE per ricevere il bailout che ha impedito la bancarotta e il tanto temuto Grexit, l’uscita della Grecia dall’unione monetaria che ha fatto tremare mercati e autorità internazionali, sta costando non poco all’economia del paese ellenico.
È normale?
Nel contesto economico della Grecia, la deflazione può essere considerata un processo quasi inevitabile. I salari, per quella fetta ridotta di popolazione che un lavoro ce l’ha, sono quanto mai ridotti e le spese dei consumatori sono estremamente limitate. Per questo, l’abbassamento dei prezzi è inevitabile, altrimenti anche le spese basilari diverrebbero proibitive per i cittadini.
Spiega Platon Monokroussos, economista Eurobank alla Cnbc:
"Il processo di deflazione è destinato a continuare per il resto dell’anno e fornirà sostegno ai redditi disponibili [che sono] "eccessivamente depressi".
Nel complesso, la situazione è in linea con il programma di salvataggio e probabilmente [il dato sull’inflazione] allevierà qualche preoccupazione dela Troika in relazione alle rigidità dell’economia domestica che possono ostacolare l’aggiustamento dei prezzi".
Grecia: il lato triste dell’economia
I dati riportati martedì dalla Grecia mostrano anche un crollo annuale della produzione industriale al 3.9% nel mese di febbraio dopo il calo del 4.2% nel mese precedente, sottolineando il triste lato dell’economia ellenica.
La recessione che incalza sta letteralmente schiacciando lo stile di vita, gli umori e le tasche dei cittadini al punto che il "caso Grecia" diventa oggetto di studi e molti economisti sono convinti che, prima o poi, l’austerità spingerà il paese ad una soluzione estrema.
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