La Grecia vuole dalla Germania 290 miliardi come risarcimento dei danni di Guerra

Alessandro Cipolla

23 Aprile 2019 - 13:37

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Il Parlamento di Atene ha approvato la richiesta di un maxi risarcimento, pari a 290 miliardi, da chiedere alla Germania per i danni di Guerra: così la Grecia prova da attaccare in vista della partita sul rimborso da ripagare al FMI.

La Grecia vuole dalla Germania 290 miliardi come risarcimento dei danni di Guerra

Che tra Grecia e Germania i rapporti non fossero dei migliori è una cosa risaputa. Dopo la crisi economica che ha colpito il paese ellenico, adesso Atene infatti è chiamata a mettere a punto un piano di rientro dei prestiti che sono stati elargiti dal Fondo Monetario Internazionale.

Ora che è finito il periodo della Troika, questa volta è la Grecia che ha intenzione di presentare a Berlino un conto molto salato: 290 miliardi di risarcimento per i danni riferibili alla Seconda Guerra Mondiale, come è stato appena deciso dal Parlamento di Atene.

Una richiesta che la Germania ha subito respinto al mittente, in quanto avrebbe già ripagato in passato la Grecia per i crimini commessi durante l’occupazione nazista del paese mediterraneo.

La decisione del governo presieduto da Alexis Tsipras però, oltre ad aprire di nuovo un fronte di discussione con la Germania, potrebbe provocare anche una sorta di effetto domino: pure la Polonia infatti sarebbe pronta adesso a chiedere un risarcimento monstre pari a 800 miliardi.

Guerra: la Grecia vuole 290 miliardi dalla Germania

Durante la Seconda Guerra Mondiale, con la Campagna dei Balcani nel 1941 le truppe nazi-fasciste occuparono anche la Grecia, con il paese che venne diviso in zone che passarono sotto il controllo tedesco, italiano o bulgaro.

Fino al 1944, la Germania di fatto ha avuto il controllo della capitale Atene, della Macedonia Centrale e Orientale, delle isole dell’Egeo Settentrionale e di una parte dell’isola di Creta. Il bilancio di quella occupazione è stato pesantissimo, tra distruzioni e decine di migliaia di vittime.

Terminata la Guerra si aprì di conseguenza la questione dei risarcimenti. Nel 1960 così la Germania pagò alla Grecia la somma di 115 milioni di marchi. Nel 1990 poi, un trattato ha stabilito come non fossero previsti ulteriori risarcimenti.

Adesso però il Parlamento greco ha appena approvato una richiesta di 290 miliardi nei confronti della Germania, frutto di una stima fatta da una apposita commissione. Secondo gli ellenici infatti quanto già elargito non è sufficiente, con Alexis Tsipras che ha parlato di “dovere storico e morale”.

Per Berlino invece “la questione dei risarcimenti tedeschi è regolata in maniera definitiva sia dal punto di vista giuridico che da quello politico”. Se il governo ellenico quindi andrà avanti nella sua richiesta, c’è il rischio che a decidere sia la Corte Internazionale di Giustizia dell’Aia.

Una questione questa che arriva proprio mentre la Grecia è pronta a presentare il suo piano di rientro per i prestiti ottenuti, durante il periodo della crisi, dal Fondo Monetario Internazionale.

Una sorta di rivalsa di Atene nei confronti della Germania, che ha avuto un ruolo fondamentale nell’arrivo della Troika, con la Polonia che presto potrebbe seguire l’esempio della Grecia: la richiesta danni di Varsavia però sarebbe molto più consistente, pari a circa 800 miliardi per l’occupazione nazista.

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