Giappone: yen a picco, ai minimi da 6 anni sul dollaro. Bond pubblici toccano cifra record di un milione di miliardi di yen!

Nicola D’Antuono

19 Settembre 2014 - 07:16

Sui mercati valutari non si placano le vendite sullo yen, sceso sui minimi a 6 anni sul dollaro americano. La valuta nipponica è crollata anche contro euro e sterlina

Giappone: yen a picco, ai minimi da 6 anni sul dollaro. Bond pubblici toccano cifra record di un milione di miliardi di yen!

Il Giappone sta attraversando una fase molto complicata sia sul fronte economico che politico. Il governo guidato dal premier nazionalista Shinzo Abe deve far fronte a un sensibile rallentamento del pil, ben oltre le attese, dovuto principalmente all’aumento dell’Iva che ha fatto crollare i consumi privati.

Inoltre il costante calo dello yen sui mercati internazionali sta creando significative pressioni inflazionistiche, soprattutto nell’area metropolitana di Tokyo, a causa dell’aumento del valore dei beni importati dall’estero. L’economia nipponica sta subendo così molti shock economico-finanziari e pare non essere in grado di assorbirli tutti.

Il cambio dello yen è sotto attacco da qualche settimana, tanto che negli ultimi due mesi la valuta del paese del Sol Levante si è svalutata dell’8% circa nei confronti del dollaro americano toccando il minimo più basso da circa 6 anni a questa parte. La divisa nipponica sta soffrendo tantissimo anche contro euro e sterlina: il cross EURJPY ha superato 141, mentre GBPJPY quota 180.

Il tasso di cambio USDJPY, invece, ha sfiorato 109,50 ed è a un passo dal target di 110 stimato da numerosi broker e banche d’affari. La debolezza cronica dello yen è dovuta alla politica monetaria ultra-accomodante della Bank of Japan, che 17 mesi fa ha lanciato un mastodontico programma di acquisto di asset per uscire una volta per tutte dallo scenario deflazionistico che attanagliava Tokyo da almeno quindici anni.

La BoJ ha fatto notare che i bond governativi giapponesi in circolazione hanno toccato un nuovo massimo storico, alla cifra record di oltre un milione di miliardi di yen, che corrispondono al cambio attuale a circa 9.300 miliardi di dollari! Rispetto a un anno fa la quota di debito pubblico in circolazione è cresciuta del 4,5%, a causa delle maggiori esigenze di rifinanziamento del welfare.

La banca centrale di Tokyo ha in mano il 21,3% dello stock di debito, pari a circa 215mila miliardi di yen. Rispetto a dodici mesi fa c’è stato un incremento del 43%, dovuto al lancio dell’enorme piano di qualitative & quantitative easing di inizio aprile 2013 che dovrebbe far raddoppiare la base monetaria entro il prossimo anno. In pratica la BoJ è oggi il maggior creditore del Ministero delle Finanze nipponico.

Una grossa fetta di debito pubblico è poi in mano alle banche giapponesi (12,7%), anche se qui rispetto allo scorso anno c’è stato un calo del 6,3% proprio come nelle intenzioni della BoJ. Complessivamente il settore finanziario domestico (banche, assicurazioni e altri intermediari) possiede il 57,7% dei JGB in circolazione, per una flessione del 3,5% rispetto a un anno prima.

Gli investitori esteri detengono, invece, bond giapponesi per 86mila miliardi di yen, pari all’8,5% del totale. Rispetto a fine marzo, qui l’incremento è pari all’8,4%. In aumento anche gli acquisti di azioni nipponiche (+13,3% su base annua), favoriti dal costante deprezzamento dello yen che ha già spinto il Nikkei oltre i 16mila punti: non accadeva da 8 mesi.

Accesso completo a tutti gli articoli di Money.it

A partire da
€ 9.90 al mese

Abbonati ora

Iscriviti a Money.it