Durante un convegno tenutosi a Roma e organizzato dalla Fondazione Italia-Giappone e dall’ambasciata, per parlare del nuovo progetto economico giapponese, il famoso Abenomics, il ministro dell’economia giapponese Akira Amari in un video-messaggio ha fatto una proposta alquanto sconvolgente, che prevede un lavoro per tutta la vita e la cancellazione della pensione.
Proposta giapponese
Ecco le parole del suo video-messaggio:
Tra un paio di decenni un quarto della popolazione giapponese avrà un’età superiore ai 65 anni. Aumenteranno le spese sanitarie e previdenziali e diminuirà la forza lavoro, potrebbe essere una tragedia. Ma se invece fosse possibile una soluzione a questo problema, grazie allo sviluppo tecnologico o mediante la riforma del sistema previdenziale, creando cioè una società nella quale le persone rimangano attive per tutta la vita, questa soluzione potrebbe essere esportata in tutto il mondo.
La proposta del ministro giapponese è già stata ben pensata, in quanto egli ha anche proposto come poter realizzare un’idea del genere, proponendo quindi di "utilizzare ad esempio le cellule IPS (staminali pluripotenti indotte)" e infatti in questo modo, dice, "sarà possibile creare cellule sane da sostituire a quelle malate, o addirittura agli organi malati”.
Ha poi annunciato una deregolamentazione del settore per facilitare la produzione di nuovi farmaci e nuovi dispositivi medici e assistenziali.
Terza proposta Abenomics
Intanto, il premier giapponese Abe tira fuori la terza carta del suo progetto economico Abenomics, quella che dovrà, si spera, convincere i mercati internazionali della capacità del Giappone a rimettersi in piedi nello scenario economico mondiale.
Questa è stata denominata la "terza freccia" dell’Abenomics e questa volta punta ad un ambizioso progetto di sostegno delle prospettive di crescita a lungo termine del Paese, con riforme ad ampio raggio, che includono i mercati dell’agricoltura e dell’energia in grave difficoltà e prevedono nuovi incentivi fiscali per incoraggiare gli investimenti esteri ed il venture capital.
Ma gli economisti continuano ad avere troppi dubbi sulla possibilità di successo di questo piano; a testimoniarlo, oggi a Tokyo l’indice Nikkei225 è sceso sotto quota 13 mila, sempre più lontano da quei 15.627,26 yen toccati lo scorso 22 maggio; questa volatilità mostra tutti i dubbi di economisti e investitori.
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