Giappone: disoccupazione al 3,6%. Tokyo in calo, ma lo yen si indebolisce

Stanotte è stato pubblicato il dato sull’andamento del mercato del lavoro in Giappone, in attesa del report occupazionale negli Stati Uniti che sarà pubblicato questo pomeriggio. A marzo il tasso di disoccupazione nel paese del Sol Levante è stato confermato al 3,6%, una rilevazione in linea con la lettura precedente e con le aspettative degli analisti finanziari. Alla borsa di Tokyo l’indice azionario Nikkei-225 ha perso lo 0,25% circa con una chiusura in area 14.450 punti. Variazioni contenute anche sugli altri listini asiatici, dove le piazze migliori sono state Taipei e Hong Kong.

Sul forex lo yen è in lieve calo sul dollaro americano, dopo che il cambio Usd/Jpy è riuscito a trovare supporto in area 102. L’interesse degli shortisti sullo yen sta diminuendo, complice l’ultimo report della Bank of Japan sulle aspettative di inflazione. La BoJ ha annunciato che l’indice dei prezzi al consumo in Giappone salirà al 2,1% nell’anno fiscale 2016, un valore leggermente superiore al target fissato lo scorso anno dalle autorità monetarie di Tokyo. I dati diffusi dalla BoJ escludono al momento effetti negativi derivanti dall’ultimo incremento dell’Iva (all’8% dal 5%), che dovrebbe aumentare ancora sul finire dell’anno al 10%.

La banca centrale di Tokyo prevede che l’inflazione nel paese del Sol Levante sarà dell’1,3% nell’anno fiscale 2014 e dell’1,9% nel 2015. La BoJ ha però tagliato le stime di crescita economica e non ha fornito indicazioni precise sulle future mosse di politica monetaria. Gli investitori non sono del tutto convinti che la BoJ possa aumentare ulteriore il piano di qualitative e quantitative easing, attualmente confinato tra i 60mila e i 70mila miliardi di yen all’anno. Sul forex il cambio dollaro/yen potrebbe dirigersi al test dell’area di resistenza posta tra 102,70 e 102,80, per poi provare un allungo fino a 103,75 prima e 104 poi. Il cross euro/yen, invece, è sulla zona di resistenza posta a 142.