Kobe Steel ha ammesso che i dati relativi a una parte dei prodotti in alluminio e rame consegnati a oltre 200 clienti sono stati alterati. Come reagiranno i mercati?
Duro colpo per il mercato giapponese a livello internazionale. Kobe Steel ha ammesso di aver alterato alcuni dati relativi a prodotti in allumino e rame tra il settembre 2016 e l’agosto dell’anno corrente: oltre 200 clienti hanno ricevuto prodotti non corrispondenti alle specifiche richieste.
Una notizia che getta ombre sull’operato del terzo gruppo siderurgico del Giappone e sulla quale pesa, ora, l’incerta reazione del mercato e della Borsa di Tokyo.
Il Giappone, di recente, ha dovuto affrontare un altro scandalo, quello degli airbarg difettosi della Takata, che ha portato alla bancarotta la società produttrice.
La comunicazione ufficiale
Cosa è accaduto nel corso dell’ultimo anno, lo ha spiegato Kobe Steel in un comunicato stampa - pubblicato anche sul sito internet – nel quale dichiara di aver scoperto che “nel settore Aluminium&Copper”, parte dei prodotti consegnati ai clienti “non è conforme alle specifiche concordate” con gli stessi.
Nello specifico, parliamo di 21,500 tonnellate di prodotti in alluminio e rame consegnati a oltre 200 clienti, che dunque non rispecchiano le caratteristiche tecniche richieste dai clienti stessi perché, secondo Kobe Steel, i dati certificati nel corso delle ispezioni sono stati riportati “in modo improprio”.
Kobe Steel aveva ammesso già ad agosto la non conformità di parte dei suoi prodotti immessi sul mercato; una comunicazione ufficiale tra il gruppo e il Ministero dell’Industria, che però nelle ultime ore ha chiesto di rendere pubblico l’accaduto.
Kobe Steel corre ai ripari
Il gruppo siderurgico ha annunciato di aver iniziato a contattare i clienti che hanno ricevuto prodotti non conformi “a uno a uno” per spiegare loro la situazione.
Al via anche le verifiche tecniche sull’impatto che, in termini di qualità e sicurezza, i componenti acquistati dagli ignari clienti hanno eventualmente avuto sul prodotto finale.
Kobe Steel fa sapere di aver, inoltre, condotto un’inchiesta interna:
“La verifica e l’ispezione fino ad oggi non hanno riconosciuto problemi specifici che suscitano dubbi sulla sicurezza dei prodotti non conformi. Nel caso in cui emergano dubbi sulla sicurezza dei prodotti non conformi, la Società prenderà rapidamente le opportune azioni”.
Inoltre, tenuto conto della gravità della situazione, la società ha istituito un comitato di indagine sulla qualità presieduto dal Presidente e Amministratore Delegato, Hiroya Kawasaki. Dell’ “incidente” si occuperà di indagare anche una società di consulenza esterna.
Kobe Steel promette ulteriori aggiornamenti sulla vicenda e, alla luce dei risultati emersi, assicura che saranno intraprese in breve tempo azioni adeguate.
L’impatto sul mercato
L’alterazione dei dati sui prodotti in alluminio e rame venduti da Kobe Steel rischia di scatenare un effetto domino sul mercato.
Ad utilizzare la componentistica non conforme alle specifiche richieste ci sono aziende Mitsubishi Heavy Industry, Boeing e Toyota.
Come reagirà la Borsa di Tokyo a questo nuovo scandalo che coinvolge Kobe Steel lo sapremo domani, visto che oggi i mercati sono chiusi per la festività dello Sport.
Di certo, non rassicurano i recenti precedenti: il caso degli airbag difettosi che prodotti da Takata ha portato la società alla bancarotta.
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