George Soros: “L’Unione Europea appartiene al passato”

Vittoria Patanè

12 Marzo 2014 - 14:06

George Soros parla dell’UE e le sue previsioni non sono certo rosee

George Soros: “L’Unione Europea appartiene al passato”

Le sue parole non sono mai scontate. Ci tiene a sorprendere e a suscitare il dubbio in tutti George Soros. Forse la cosa lo diverte anche. Sottovalutarlo è un errore, lo ha già dimostrato in passato, arricchendosi con speculazioni tanto aggressive quanto concrete e vantaggiose (per lui, molto meno per gli altri. Svalutazione di lira e sterlina docet).

Nel corso di un evento tenutosi stamattina a Londra, il magnate americano ha parlato dell’Unione Europea definendola un’entità che appartiene ormai al passato:

L’Unione europea potrebbe essere una realtà del passato".

Questo stesso concetto lo aveva già approfondito ed esplicato all’interno del suo saggio “The tragedy of the European Union and How to resolve it” (La tragedia dell’Unione Europea e come risolverla) pubblicato nel settembre del 2012:

Sono stato un fervente sostenitore dell’Unione Europea come incarnazione di una società aperta – un’associazione volontaria di Stati eguali che rinunciavano a parte della loro sovranità in nome del bene comune. La crisi dell’euro ha trasformato oggi l’UE in qualcosa di molto diverso. Gli Stati membri si dividno in due classi – creditori e debitori – con i creditori che comandano, Germania in primis. Con l’attuale politica le Nazioni debitrici pagano premi di rischio per finanziare i loro debiti governativi e questo si riflette nei costi delle loro finanze in generale. Questo assetto ha spinto i Paesi debitori nella recessione e ha creato degli squilibri competitivi che potrebbero diventare permanenti.
Tutto ciò non è il risultato di un piano premeditato, ma di una serie di errori politici che sono iniziati con l’introduzione della moneta unica. Era infatti risaputo sin da allora che l’euro fosse una valuta incompleta, con una banca centrale, ma senza un Tesoro.

All’interno del suo scritto Soros dà delle indicazioni su come risolvere la situazione, partendo dal presupposto che la Germania deve decidere: o cedere un po’ della sua leadership o lasciare l’euro. Cambiamenti da attuare in fretta perché l’Unione Europa è diventata “altro”:

Nell’ultimo decennio, l’Ue si è trasformata da un potere globale a una confederazione frazionata di stati, caratterizzati da una sbalorditiva disoccupazione e dal risentimento verso una Germania riluttante.

Soros ha evidenziato inoltre che le conseguenze di un possibile crollo dell’UE sarebbero gravissime e pericolose per tutto il mondo. Ciò che devono fare i vertici secondo lui è alimentare l’erogazione del credito da parte delle banche. Il rischio infatti è alto: l’Europa dei 28 potrebbe entrare in una stagnazione di lunga durata molto simile a quella vissuta dal Giappone.
Bisogna dunque fare qualcosa, sempre che non sia troppo tardi.

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