Genitori separati: 400 euro al mese per chi è in difficoltà economica

Isabella Policarpio

14 Dicembre 2018 - 09:56

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Una legge della Lombardia prevede un contributo di 400 euro al mese per i genitori separati in difficoltà economica, richiesto soprattutto dai padri. Ora il Ministro Salvini vuole estendere la legge a livello nazionale.

Genitori separati: 400 euro al mese per chi è in difficoltà economica

Nella Regione Lombardia esiste una legge che prevede un contributo di 400 euro al mese per i genitori separati che dimostrano di versare in ristrettezze economiche. Il contributo spetta ad entrambi i genitori ma, il più delle volte, a farne richiesta sono i padri separati, i quali, oltre alle spese quotidiane, molto spesso sono gravati anche dall’obbligo di mantenimento dell’ex coniuge e dei figli.

In Lombardia, il contributo di 400 euro mensili è legge dal 2014; ora il Vicepremier della Lega, Matteo Salvini, vuole estenderlo a livello nazionale perché si dichiara particolarmente sensibile alle difficoltà dei genitori single, in particolare dei padri.

La proposta di Salvini

Matteo Salvini vuole estendere a livello nazionale il contributo di 400 euro mensili per i genitori separati in difficoltà economiche, come avviene in Lombardia dal 2014.

Il provvedimento che contiene la proposta dovrebbe essere apposto alla Manovra di Governo che verrà votata entro la fine dell’anno. Si tratta di un sussidio economico volta ad aiutare i genitori separati single con specifici requisiti di reddito, ancora da definire.

Il Ministro si è dichiarato molto sensibile ai problemi dei genitori separati, facendo egli stesso parte della categoria, e pertanto vorrebbe che il contributo di 400 euro mensili fosse esteso a tutta la penisola, dato che in Lombardia ha avuto un buon successo.

A richiederlo sono soprattutto i padri separati, i quali, tra le spese quotidiane e quelle per il mantenimento dei figli e dell’ex coniuge, spesso faticano ad arrivare a fine mese. Con l’estensione del provvedimento, Salvini vuole scongiurare l’ingresso dei genitori separati e single - soprattutto dei padri - nella categoria dei “nuovi poveri”.

I dettagli della proposta sono ancora da definire: mancano le indicazioni sui requisiti reddituali e sulle modalità per inoltrare la richiesta del contributo, ma le intenzioni del Vicepremier sembrano serie.

Cosa prevede la legge lombarda

Dal 2014, nella Regione Lombardia è in vigore una legge che prevede un contributo mensile di 400 euro per i genitori separati che si trovano in difficoltà economica. La Lombardia detiene il primato nazione di separazioni e divorzi - solo a Milano i padri separati indigenti sono 50 mila - tanto che nel 2014 si vide la necessità di istituire un Fondo di sostegno per i genitori separati.

Naturalmente il contributo di 400 euro è previsto per i genitori di entrambi i sessi; tuttavia, nella maggior parte dei casi, sono i padri separati a farne richiesta, il cui stato di indigenza è aggravato dalle spese per l’assegno di mantenimento dei figli e dell’ex coniuge.

Il Fondo di sostegno per i genitori separati consente di erogare i 400 euro di contributo per un massimo di 6 mesi, fino a raggiungere la cifra di 2.400 euro per genitore richiedente. Per ottenerlo la Regione sancisce specifici requisiti reddituali:

  • la residenza in Lombardia da almeno 5 anni;
  • un reddito inferiore a 15 mila all’anno.

Adesso questa misura di sostegno economico potrebbe entrare in vigore in tutta Italia, ma ancora non sappiamo se il Ministro Salvini intenda ricalcare esattamente la legge lombarda, oppure prevedere un contributo di diverso ammontare e con differenti requisiti di reddito. Sicuramente sembra essere chiara la volontà di aiutare economicamente la categoria dei genitori separati e divorziati con figli a carico.

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