Dal 1 gennaio 2014 sarà operativa la Garanza Giovani, che verrà finanziata con 1,2 miliardi tra fondi europei e nazionali nel prossimo biennio 2014-2015, e sarà supportata anche dalla rete EURES. Quali sono gli obiettivi del piano del Governo?
Il dramma della disoccupazione è un problema con cui l’Italia deve fare i conti ogni giorno. I numeri della disoccupazione, che segnano un record storico dal 1977, sono quelli di un Paese in agonia, che sta perdendo i suoi cervelli, sta invecchiando e, lentamente, è sulla strada del declino.
Al fine di sostenere il mercato del lavoro come molti sanno è stata istituita la Garanza Giovani, che verrà finanziata con 1,2 miliardi tra fondi europei e nazionali nel prossimo biennio 2014-2015 e sarà operativa a decorrere dal 1 gennaio 2014, supportata anche dalla rete EURES.
Sul tema la Struttura di Missione istituita presso il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali con il D.L. n. 76/2013 ha preparato un documento che illustra il piano del Governo, vediamo cosa è previsto per i prossimi mesi.
Garanzia Giovani: il piano del Governo
Dopo avervi presentato il piano Isfol sulla Garanzia Giovani, oggi cerchiamo di capire le linee guida che intende adottare il Governo.
Il documento parte dall’analisi del contesto europeo, in particolare dalla Raccomandazione del Consiglio dell’Unione europea del 22 aprile 2013 sull’istituzione di una “Garanzia per i giovani” mediante cui si
"invita gli Stati a garantire ai giovani con meno di 25 anni un’offerta qualitativamente valida di lavoro, di proseguimento degli studi, di apprendistato o di tirocinio o altra misura di formazione entro quattro mesi dall’inizio della disoccupazione o dall’uscita dal sistema di istruzione formale".
La natura della misura è essenzialmente preventiva ed è volta a contrastare il fenomeno dilagante della disoccupazione in un contesto economico ed occupazionale drammatico, come si legge:
"In conseguenza della crisi economica iniziata nel 2008, il mercato del lavoro italiano ha attraversato negli ultimi anni una fase di profonda crisi. Tra il 2007 e il 2012 la quota di occupati si è contratta di quasi 2 punti percentuali; l’unica componente della popolazione che ha visto incrementato il relativo tasso di occupazione è stata quella dei 55-64enni, con un aumento di oltre 6 punti percentuali. Parallelamente, la quota di forza lavoro disoccupata è cresciuta di 4,6 punti percentuali, che si traduce in 2 milioni e 744 mila persone in cerca di lavoro, vale a dire 1,2 milioni di disoccupati in più rispetto al 2007".
L’emergenza riguarda soprattutto due fronti:
- la disoccupazione giovanile: nel 2012 il tasso di disoccupazione giovanile (15-24 anni) è stato pari al 35,3% e la prima metà del 2013 ha registrato un ulteriore rialzo (situazione analoga tra uomini e donne), con picchi nel Mezzogiorno, dove il tasso di disoccupazione giovanile sfiora il 45% e quello di occupazione è bloccato al 13,2% (a fronte del 18,6% nazionale e del 32,8% della media europea);
- i NEET: sono circa 1,27 milioni (21% della popolazione di questa fascia di età,
percentuale che sale al 30% in alcune regioni del Sud, come Campania, Calabria e Sicilia).
Entro il 31 dicembre 2013 sarà ufficialmente definito il Piano nazionale elaborato dalla Struttura di Missione, da approvare in Conferenza Stato-Regioni e da presentare in sede europea, con informazioni dettagliate su tempistiche e modalità di attuazione.
Quali sono gli elementi fondamentali, propedeutici a garantire efficienza, efficacia e sostenibilità al Piano, per rendere possibile un’azione coordinata di politiche e servizi?
- definire i livelli essenziali delle prestazioni, validi su tutto il territorio nazionale, che fungano da riferimento per l’individuazione delle modalità, dei costi standard e dei contenuti essenziali con cui la Garanzia viene attuata;
- rendere disponibile una sorta di piattaforma nazionale integrata, fruibile ai giovani che si attiveranno per accedere alla Garanzia al fine di ottenere livelli di servizio comuni su tutto il territorio e corrispondenti agli standard nazionali definiti;
- mettere a punto servizi e interventi sussidiari, messi in campo dal Governo e dalle
Regioni, al fine di favorire, secondo i tempi del piano nazionale, l’accesso alla Garanzia su tutto il territorio nazionale; - rendere operativo un sistema nazionale di monitoraggio degli standard e delle prestazioni, dei servizi e del raggiungimento degli obiettivi, basato sulla condivisione ed analisi di dati individuali;
- creare una reale cooperazione fra i domini informativi dell’Istruzione e della Formazione Professionale, della Previdenza, della Tutela e della Sicurezza nel lavoro e il sistema informativo del lavoro, al fine di realizzare efficacemente politiche di prevenzione delle condizioni di esclusione, di contrasto alla disoccupazione, di attivazione, di integrazione fra politiche attive e passive, di alternanza istruzione/formazione-lavoro;
- individuare le azioni finanziabili, tra cui:
- un’offerta di lavoro eventualmente accompagnata da un bonus occupazionale;
- un’offerta di contratto di apprendistato, anche da svolgersi all’estero con il supporto della rete Eures;
- un’offerta di tirocinio accompagnata da una borsa di tirocinio;
- un’esperienza con il servizio civile;
- l’inserimento o il reinserimento in un percorso di formazione o istruzione per completare gli studi o specializzarsi professionalmente;
- l’accompagnamento in un percorso di avvio d’impresa.
La Struttura di Missione nei prossimi mesi dovrà dunque definire:
- le Linee Guida per l’attuazione del Piano nelle quali siano individuati: il target, le
prestazioni essenziali/servizi minimi, gli standard minimi di servizio relativi, gli output, gli indicatori di monitoraggio, le regole di cooperazione al fine di garantire un flusso ordinato e puntuale delle informazioni necessarie; - il Piano degli obiettivi e per la gestione delle risorse della Garanzia Giovani, articolati per Regioni e Province Autonome, in coerenza con il raggiungimento degli obiettivi del Piano Nazionale, che preveda l’assegnazione di parte delle risorse europee, previa
verifica del raggiungimento dei target di spesa e degli obiettivi.
Quali sono gli obiettivi?
Quali sono gli obiettivi del Piano del Governo?
- individuare un target minimo di giovani cui offrire la Garanzia;
- favorire l’accesso e la sensibilizzazione dei giovani interessati alla Garanzia Giovani che si rivolgono ai soggetti individuati autonomamente dalle Regioni per l’attuazione dell’iniziativa nel loro territorio (ad esempio centri per l’impiego, università, agenzie per il lavoro);
- offrire ai giovani destinatari della garanzia l’opportunità di un colloquio specializzato, preparato da percorsi di costruzione del cv e di autovalutazione, che prepari i giovani a compiere determinate scelte e all’ingresso nel mercato del lavoro;
- rendere sistematiche le attività di orientamento al mondo del lavoro nel sistema educativo (istituti scolastici, istruzione e formazione professionale ed università), sia attraverso gli operatori. sia mediante interventi sostenuti da supporti informatici ad alto valore aggiunto;
- incoraggiare interventi sistematici nei confronti dei NEET che hanno abbandonato il sistema di istruzione e formazione, sia direttamente attraverso i servizi per l’impiego sia prevedendo appositi partenariati con le imprese, le istituzioni pubbliche, gli enti non-profit;
- favorire l’incontro tra domanda e offerta di lavoro, nonché l’autoimpiego e l’autoimprenditorialità.
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