Fusione LSE-Deutsche Börse: Brexit non fa paura. Azionisti di Londra dicono SI

Flavia Provenzani

04/07/2016

La Germania vuole il fallimento della fusione ma LSE e Deutsche Börse rimangono in pista, azionisti londinesi sono d’accordo.

Fusione LSE-Deutsche Börse: Brexit non fa paura. Azionisti di Londra dicono SI

Il London Stock Exchange e la Deutsche Börse dichiarano che i termini dell’accordo per la fusione delle due società resisteranno alla vittoria della Brexit al referendum nel Regno Unito. Nonostante il prossimo divorzio con l’UE, la maggioranza quasi unanime degli azionisti di LSE ha votato a favore del proseguimento della fusione.

Durante un incontro a Londra, il 99,89% degli azionisti del London Stock Exchange ha rinnovato il suo SI all’acquisizione da parte della Deutsche Börse. Le previsioni parlavo già di un certo consenso da parte degli shareholder di LSE ma continuano i venti contrari dalla Germania, non più tanto entusiasta dell’affare dopo il risultato del referendum del 23 giugno.

Prima della votazione di oggi, LSE e Deutsche Börse hanno messo insieme una commissione sul referendum per esaminare i problemi creati dal SI alla Brexit e all’uscita del Regno Unito dall’UE.

Con l’annuncio dei risultati del voto dei suoi azionisti sulla fusione nella giornata di lunedì, LSE ne approfitta e rivela che la Commissione lavorerà per assicurarsi che la fusione tra le due società rispetti tutti i requisiti degli enti regolatori.
Dato che il Regno Unito è molto probabile che rimanga in Europa almeno per i prossimi due anni, potrebbero essere necessari molti mesi per completare il lavoro, ha dichiarato il LSE.

Il London Stock Exchange Group ha aggiunto:

"Le parti sottolineano che l’operazione concordata comprende tutti i meccanismi necessari per rispondere al risultato del referendum. Sia il Regno Unito sia solo in Europa o sia un membro dell’UE, la fusione creerà un gruppo competitivo a livello mondiale e capace di definire l’infrastruttura di mercato dell’industria al servizio nell’industria europea".

Il primo annuncio sulla creazione di una super-Borsa in Europa con un’operazione di £21 miliardi è arrivato nel mese di febbraio al fine di creare una centrale europea per gli scambi di azioni, obbligazioni e strumenti finanziari complessi e poter competere con Stati Uniti e Asia.

È la terza volta che le due aziende tentano una fusione dopo i tentativi falliti nel 2000 e nel 2005.

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