Forze Armate troppo “vecchie”? Ecco qual è la soluzione secondo il resto d’Europa

Simone Micocci

6 Settembre 2017 - 10:41

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Aumenta l’età media delle Forze dell’Ordine in Italia: la soluzione è sotto gli occhi del Governo, ma la strada intrapresa sarà un’altra.

Forze Armate troppo “vecchie”? Ecco qual è la soluzione secondo il resto d’Europa

In Italia l’età media delle Forze Armate è troppo alta, per questo motivo oltre a ridurre i limiti d’età per la partecipazione ai concorsi il Governo sta riflettendo in merito all’approvazione del Libro Bianco.

Il Libro Bianco delle Forze Armate è un disegno di legge che riorganizza i vertici delle strutture che fanno capo al Ministero della Difesa, revisionando così il modello operativo e professionale delle Forze Armate.

Tra i provvedimenti previsti dal Libro Bianco c’è quello che modifica la proporzione tra il personale a tempo indeterminato e quello a tempo determinato; il Ministro della Difesa Pinotti infatti vuole aumentare il numero delle Forze Armate “a tempo, ovvero di coloro che dopo un periodo limitato al servizio del comparto sicurezza verranno reindirizzati in altri uffici della Pubblica Amministrazione.

Un provvedimento che - insieme alla riduzione dei limiti d’età voluta dal riordino - sta destando non poche polemiche tra le Forze dell’Ordine. Ma per quale motivo l’età delle Forze Armate rappresenta un problema per il nostro Paese? Qual è la causa di questo invecchiamento e perché negli altri Paesi europei non ci sono di questi problemi?

In Italia, come vedremo meglio di seguito, non c’è ricambio generazionale nelle Forze Armate e questo ha portato l’età media ad alzarsi notevolmente. I provvedimenti approvati dai Governi degli ultimi anni hanno contribuito a rendere più lento il turn over, facendo sì che in soli 30 anni l’età media delle Forze dell’Ordine aumentasse di oltre 20 anni.

Il tutto naturalmente ha effetti negativi sull’efficienza delle Forze dell’Ordine, dal momento che non si può chiedere ad un quarantenne di avere lo stesso impeto di un ventenne. Ecco perché il Governo deve assolutamente trovare un modo per risolvere questo problema; ma siamo sicuri che la strada intrapresa sia quella corretta? Facciamo chiarezza analizzando quanto sta succedendo in Italia e facendo un confronto con gli altri Paesi europei.

In Italia Forze Armate troppo vecchie

La causa principale della lentezza del ricambio generazionale delle Forze dell’Ordine è il provvedimento approvato tra il 2008 e il 2009 dall’allora Ministro dell’Interno Roberto Maroni (era il Governo Berlusconi): questo infatti ha ridotto il turn over delle Forze Armate al 20%, quindi ogni 100 militari che uscivano ne entravano solamente 20.

Se a questo provvedimento si aggiunge l’aumento dei requisiti per il pensionamento, è facile capire perché le Forze Armate in Italia sono sempre più vecchie.

Negli anni ‘80 l’età media era di circa 25 anni, oggi per poliziotti, carabinieri e finanzieri è di 47 anni. E se si continuerà così nei prossimi anni sarà anche peggio, poiché nel 2020 si potrebbe raggiungere la soglia dei 53 anni.

Un problema che si ripercuote sull’efficienza delle Forze Armate, poiché c’è sempre meno personale a cui affidare compiti operativi. Una norma del Contratto Nazionale del Lavoro, infatti, stabilisce che gli Over 50 non possono essere impiegati in missioni o in compiti operativi.

Il problema dell’invecchiamento delle Forze Armate è molto sentito anche tra i dirigenti; per accedere al ruolo, infatti, l’età media è di 49 anni, oltre i 20 anni di servizio. La situazione migliorerà una volta che il riordino delle carriere entrerà a regime, visto l’aumento delle possibilità di progressione interna, ma siamo ancora lontani dalla risoluzione del problema.

Il Governo a tal proposito ha deciso di ridurre il limite d’età per l’accesso ai concorsi e allo stesso tempo sta pensando di aumentare il numero delle Forze Armate assunte con contratto a tempo determinato, così da velocizzare il turn over.

Ma analizzando quanto succede in Europa sembra che la strada intrapresa non sia quella corretta.

Forze Armate troppo vecchie? La colpa è della pensione

Negli altri Paesi d’Europa il problema dell’invecchiamento delle Forze Armate non è così accentuato come in Italia. Il merito non è del limite d’età per l’accesso ai concorsi - che tra l’altro in molti Paesi neppure c’è - quanto della facilità con cui al personale militare è concessa l’uscita dal lavoro.

In molti Paesi, infatti, le Forze Armate cessano dal servizio dopo una carriera decisamente più breve di quella di ogni altro lavoratore. Anche in Italia è così, ma non ai livelli di Paesi come Spagna, Gran Bretagna e Francia dove il turn over delle Forze Armate è molto ben organizzato.

Vediamo nel dettaglio quando si va in pensione nel resto d’Europa:

  • Spagna: all’età di 58 anni si transita in riserva, una sorta di pre-pensionamento con il quale si è esenti dall’obbligo di impiego pur continuando a percepire il trattamento economico legato al parigrado in servizio ridotto del 10%;
  • Gran Bretagna: qui ci sono due regimi pensionistici. Il primo è il “AFPS 75 IPP” con il quale i ruoli esecutivi possono andare in pensione con un’anzianità di servizio pari a 22 anni. Il secondo è il “AFPS 05” che garantisce il pensionamento minimo con un’età anagrafica non inferiore ai 40 anni e l’anzianità di servizio pari almeno a 18 anni. In media in Gran Bretagna i dipendenti del comparto sicurezza vanno in pensione a 55 anni;
  • Francia: diritto alla pensione dopo un periodo minimo di 15 anni di servizio, mentre l’uscita è obbligatoria al raggiungimento del 40° anno di lavoro. L’importo della pensione è proporzionale agli anni di servizio svolti;
  • Germania: in questo caso il sistema per il pensionamento è meno vantaggioso per le Forze Armate, poiché dopo 25 anni di servizio si ha diritto solamente ad un’indennità transitoria provvisoria, mentre per l’assegno di pensione c’è da aspettare il compimento dei 65 anni. D’altronde anche in Germania l’età media delle Forze Armate è molto alta, pari a 44,32 anni.

Il Governo italiano quindi anziché concentrarsi sull’abbassamento dei limiti d’età per l’accesso ai concorsi dovrebbe facilitare l’uscita dal servizio per le Forze dell’Ordine.

Quello dei limiti d’età, infatti, è un criterio assente in molti Paesi europei (Belgio, Austria, Olanda, Polonia, Danimarca) dove l’età media delle Forze Armate non rappresenta un problema. Il limite è presente invece in Germania, dove invece come abbiamo appena visto non si è ancora riusciti a risolvere il problema dell’alta età media.

Ridurre i criteri per il pensionamento e allo stesso tempo aumentare il numero delle assunzioni; questa è la soluzione che il Governo dovrebbe intraprendere, ma purtroppo sembra che la strada percorsa sarà un’altra.

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