Scendono euro e yen, respira la sterlina. Ecco i top e i flop della settimana e un interessante spunto per quella a venire
Forex molto vivo in questa terza settimana del 2016, gli ultimi giorni sono stati costellati di importanti market mover che hanno creato grandi aspettative e notevoli effetti sul mercato delle valute.
La riunione della BCE ha dato un buon impulso al cambio euro-dollaro e a tutti i cross della moneta dell’Eurozona, eppure le maggiori escursioni in termini di pips si sono registrate altrove.
Forex, flop della settimana: il franco svizzero
Il cambio dollaro-franco questa settimana è salito esattamente di 140 pip e quella svizzera è stata la valuta più debole tra le majors. Nonostante i dati macroeconomici statunitensi non abbiano entusiasmato i mercati, negli ultimi tre giorni il dollaro ha effettuato un importante rally analogo a quello fatto registrare contro l’euro, ma con un risultato anche maggiore.
Forex, top della settimana: il dollaro canadese
Il minimo comune denominatore dei mercati finanziari dall’inizio dell’anno sembrava essere il crollo del petrolio e del dollaro canadese, eppure il loonie nell’ultima settimana ha guadagnato ben 381 pip nei confronti dello US dollar.
Quella che sembrava una salita senza fine del cambio USD/CAD si è arrestata contro una forte area di resistenza di lungo periodo e il rimbalzo è stato supportato dalla risalita del greggio da 29 a 32 $ al barile.
Forex, un’analisi per la prossima settimana
Tra le valute oceaniche capita spesso di trovare dei comportamenti simili. Negli scorsi cinque giorni di scambi, tuttavia, il dollaro australiano è stato protagonista di un buon rimbalzo di 146 pip contro il dollaro USA, mentre il dollaro neozelandese si è apprezzato solo di 32 pip. E’ possibile quindi che il kiwi esegua ora un movimento analogo.
L’analisi tecnica del cambio NZD/USD, infatti, offre ora un’interessante prospettiva, dal momento che è appena avvenuta la rottura della trendline ribassista che unisce i massimi della quotazione dall’inizio dell’anno e il breakout potrebbe portare a buoni risultati.
L’oscillatore MACD presenta una convergenza rialzista a supporto dell’analisi, ma occorre considerare che nella sera del prossimo mercoledì avrà luogo la decisione della Reserve Bank of New Zealand sul tasso d’interesse: un suo eventuale taglio potrebbe stravolgere la prospettiva e dare alla coppia NZD/USD una nuova forte spinta al ribasso.
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