Forex: perché euro-dollaro non crolla dopo il risultato del referendum in Grecia?

Flavia Provenzani

06/07/2015

Perché l’Euro sta recuperando contro il dollaro USA nonostante le notizie negative provenienti dalla Grecia post-referendum?

Forex: perché euro-dollaro non crolla dopo il risultato del referendum in Grecia?

Dopo la vittoria inaspettata del NO al referendum in Grecia contro il piano di austerità proposto dai creditori, le aspettative sull’Euro erano allarmanti: molti analisti avevano previsto una forte apertura al ribasso, e che il NO avrebbe alimentato il trend ribassista sul timore di una Grexit sempre più vicina.
Come abbiamo visto, però, così non è stato.

Il cambio euro-dollaro EURUSD, dopo aver inaugurato la sessione asiatica toccando un minimo intraday vicino a quota 1,0970, ha continuato a recuperare, anche se in maniera nervosa, durante tutta la giornata. Il cambio EURUSD è ora scambiato a 1.1062, in cerca di una rottura del livello psicologico a 1.11.

Perché l’Euro sta recuperando contro il dollaro USA?
Perché la moneta unica non ha registrato un crollo maggiore sulla scia della vittoria del NO al referendum in Grecia?
Gli analisti di Citi Group forniscono 2 argomenti principali che tentano di spiegare da cosa l’Euro sta ricevendo supporto in contrapposizione alle notizie negative provenienti dalla Grecia.

La spiegazione più plausibile, secondo Citi Group, è il comportamento dei venditori sui fondi speculativi nell’eurozona e il taglio delle posizioni a causa dell’avversione al rischio.

"Il comportamento dei vari gestori di fondi speculativi sull’azionario è un po’ complicato. Se compro azioni in Euro, ma quando le devo vendere è come se stessi comprando Euro. La sfumatura è che sto ricevendo contanti in euro per la mia vendita, che io presumibilmente vendo a mia volta. E’ un’alta predisposizione alla vendita degli Euro recuperati a generare l’impatto sull’Euro"

Il secondo argomento, secondo Citi Group, che spiega la resistenza dell’Euro vede semplicemente il mercato rimanere short sulla moneta unica e tagliare le posizioni a causa dell’incertezza.

"I confronti con i nostri clienti non suggeriscono che ci sia un’alta propensione al rischio in questo momento nel forex trading, sembra ci sia ancora un modesto numero di posizioni short sull’Euro, ma non vediamo segnali che ne indichino una grande presenza. Nelle valute del G10, su SEK, CAD e NZD le posizioni short sono più alte di quelle sull’euro, quindi sarà interessante vedere se c’è qualche opportunità di acquisto tra queste,"

aggiunge Citigroup.

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