Grecia a rischio default e uscita dall’Eurozona? Sì, ma per ora nessun impatto sull’euro, che invece sale nei confronti delle monete più importanti
L’euro sembra avere sette vite come un gatto. Nonostante la disperata situazione finanziaria della Grecia, a un passo dal baratro e a serio rischio uscita dall’Eurozona (la cosiddetta Grexit), la moneta unica continua stoicamente a resistere agli attacchi dei venditori e alle continue raccomandazioni “short” di broker e banche d’affari, che prospettano un imminente crollo da qui a fine anno. In realtà l’euro è in netto rialzo da qualche settimana, non solo sul biglietto verde bensì anche su altre valute importanti come lo yen, il dollaro australiano e il dollaro neozelandese.
La valuta europea sta soffrendo un po’ soltanto contro sterlina e franco svizzero, che in questo momento sono gli unici veri asset rifugio sul mercato dei cambi. Mentre in Grecia è in corso una drammatica fuga dalle banche (i greci hanno ritirato solo ieri più di un miliardo), con lo spettro del default e dell’uscita dall’unione monetaria europea che continua ad aleggiare pericolosamente, sul forex il tasso di cambio EUR/USD è riuscito a salire fino a 1,1436 nella seduta di giovedì toccando il massimo più alto degli ultimi trenta giorni (ieri chiusura in area 1,1350).
E non solo. Il cross EUR/JPY quota in area 140 da inizio giugno, ma negli ultimi due mesi ha messo a segno un progresso che si avvicina al 9%. E’ boom, invece, per il cross EUR/NZD, che è volato fino a 1,65 sui livelli più alti da marzo 2014: negli ultimi due mesi ha guadagnato il 17%. Bene anche il cross EUR/AUD (+5% in due mesi) e il cross EUR/CAD (+6%). Variazione nulla nell’ultimo mese per il cross EUR/GBP, ora in area 0,7140, che però arriva da due settimane in lettera. Il cross EUR/CHF, infine, è in area 1,04, mostrando così una variazione leggermente positiva nell’ultimo mese.
© RIPRODUZIONE RISERVATA